Hogwarts Legacy: la rivolta dei goblin, spiegata [VIDEO]

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La rivolta dei goblin sarà una delle sottotrame più importanti in Hogwarts Legacy. Cerchiamo di capire meglio di che si tratta

Ormai l’attesa per Hogwarts Legacy è ufficialmente iniziata. Abbiamo il primo gameplay, abbiamo la data d’uscita e abbiamo anche una bella idea su ciò che vedremo nella storia. Il gioco come sappiamo è ambientato sempre ad Hogwarts ma alla fine dell’800. Quindi niente Harry Potter, Voldemort né (forse) Silente. Al limite qualche (antenato) Weasley.

Ora si sa che la trama vedrà anche la presenza di un villain goblin di nome Ranrok, il quale ci viene presentato come leader di una rivolta della sua specie. Parliamo, tanto per capirci, delle creature che tengono in mano la Gringott e che, come sappiamo, coltivano da secoli un’acredine con i maghi: un conflitto mai del tutto risolto.

Questo perché nel mondo magico di Harry Potter vige una sorta di classismo che si traduce spesso purtroppo in discriminazione e anche in vero e proprio razzismo. A partire, naturalmente, dall’atteggiamento delle famiglie “purosangue” (i Malfoy, su tutti, e la casa dei Serpeverde per tradizione) nei confronti dei babbani (non-maghi) e “mezzosangue” (un genitore babbano e uno mago).

Quando si passa poi alle altre specie senzienti ed intelligenti, come appunto goblin o anche elfi (ricordate Dobby, vero?), la questione si sposta sul diritto vero e proprio di utilizzare una bacchetta magica. Un diritto, nella nostra lore, riservato appunto solo ai maghi umani e ben di rado ad “ibridi” come per esempio Rubeus Hagrid (che è un mezzogigante).

Una sottotrama potenzialmente molto importante ed impegnativa

Così stando le cose, i goblin in particolare si sono ribellati in differenti occasioni nel corso della storia, cercando di emanciparsi dal dominio dei maghi umani e di ottenere il diritto di utilizzare le bacchette. Un diritto, ancora alla fine de La Maledizione dell’Erede, tuttora negato. In ogni caso, la storia riporta molti importanti avvenimenti al riguardo.

Dalla lore di Harry Potter apprendiamo infatti che la prima rivolta dei goblin ebbe luogo nel 1612, e proprio nel villaggio di Hogsmeade vicino alla scuola. Da allora altre ne sono seguite. Quella del 1752 durò ben dieci anni e vide i goblin allearsi persino con i lupi mannari (della risma di un Fenrir Greyback) pur di cercare di far rispettare i loro diritti.

Arriviamo quindi alla rivolta del 1890, che è quella che ci interessa qui. Ranrok vi è capo e sappiamo che è in grado (come i grandi maghi) di usare la magia senza una bacchetta. La situazione sembra grave, dato che i goblin sono alleati con i maghi oscuri (ancora non si sa quali e quanto siano rilevanti nella storia di Harry Potter).

La rivolta giocherà quindi probabilmente anche un ruolo tematico importante all’interno del gioco, consentendo forse di sollevare questioni relative a razzismo e discriminazione; ma anche, visto che i goblin sono dipinti (per ora) come i “cattivi”, di riflettere su mezzi e fini di una rivolta di tale portata, forse anche con riferimenti alle battaglie politiche e sociali di oggi.

Fonte: ScreenRant

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