Buster Keaton, gli stunt più belli e pericolosi [VIDEO]

Buster Keaton è stato un'icona della comicità del cinema muto, ecco i suoi stunt più belli ed in cui ha più volte rischiato la pelle.

Buster Keaton
La famosa scena del crollo della facciata in Steamboat Bill Jr.
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Buster Keaton è stato senza ombra di dubbio una delle icone più brillanti della commedia ai tempi del cinema muto. L’attore americano godeva di una popolarità immensa, pari (se non superiore) a quella di Charlie Chaplin.

Il declino, ahinoi, sarebbe arrivato con l’introduzione del sonoro. L’idea di cinema di Keaton infatti mal si prestava all’innovazione. Le sue gag, basate quasi solamente sul corpo e sull’espressione facciale, diventarono di colpo “superate”, mentre il pubblico richiedeva i “talkie”, i film parlati.

A differenza del precedentemente citato Chaplin, Buster Keaton non seppe (o non volle) adattarsi all’innovazione tecnica, perdendo la sua posizione di privilegio nell’industria cinematografica.

Ancora oggi però i suoi stunt ed i suoi film sono studiati nelle scuole di cinema ed apprezzati da un vasto pubblico. Il cinema di Keaton ha, infatti, ancora molto da dire. A partire, ad esempio, dal gioco di prospettive, in uno spazio filmico che spesso pare a due dimensioni.

Avete presente quando, in Willy il Coyote e Beep Beep, il pennuto corre attraverso un tunnel disegnato sulla montagna senza farsi nulla? Keaton l’aveva già fatto anni prima, a modo suo.

Keaton rende spesso problematico ed evidente l’artificio del cinema, creando un mondo con sue leggi ed un suo funzionamento, come avrebbero fatto, in maniera ancor più esasperata, i cartoni animati americani di qualche anno dopo.

O, ancora, quando in La palla n° 13 entra letteralmente nello schermo del cinema in cui sta lavorando, anticipando di 60 anni La rosa purpurea del Cairo di Woody Allen.

Il cinema di Buster Keaton è una continua invenzione, con le sue regole e, ovviamente, i suoi mirabolanti stunt.

Ecco alcuni dei numeri più belli e pericolosi che l’attore statunitense girò come protagonista.

1) La sequenza del treno di Come vinsi la guerra

Quando Keaton gira Come vinsi la guerra (The General) è già nel pieno della sua carriera, ed ha a disposizione un ampio budget e una libertà artistica considerevole.

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Per il film, ambientato ai tempi della guerra civile, Keaton aveva previsto una lunga sequenza con un vero treno, che sarebbe poi finito su un ponte che sarebbe crollato in un fiume.

Prima ancora di questa scena, già molto particolare, l’attore deve cercare di evitare di far deragliare il treno, mentre è seduto in punta alla locomotiva.

Keaton deve spostare con un tronco i pezzi di legno che intralciano la via. Come possiamo vedere nel film, il numero riesce perfettamente, ma cosa sarebbe successo in caso contrario?

Se l’attore avesse mancato il lancio, il treno sarebbe deragliato, diventando estremamente pericoloso per lui, che si trovava proprio davanti senza alcun mezzo di sicurezza.

2) Il salto tra i palazzi

Quello del salto fra i palazzi è un grande classico della comicità di quegli anni. Keaton lo propone di Senti, amore mio (The Three Ages).

Quello che però succede è che l’attore sbaglia il salto, atterrando fortunatamente su una rete di sicurezza posta poco più sotto. Quando il comico vide il filmato della caduta decise di rielaborare la scena.

Mentre in origine era previsto soltanto il primo salto, la scena venne poi cambiata in quella che possiamo vedere nel film, molto più lunga ed articolata.

3) La casa che crolla

Quello della facciata che crolla sulla testa dell’attore è uno stunt che è stato riproposto molte volte nel cinema, ma ha origine proprio qui.

In Io…e il ciclone (Steamboat Bill Jr.) Keaton mette in scena quello che è forse lo stunt più pericoloso della sua carriera che prevede, ironicamente, lo stare completamente fermo.

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Pare infatti che all’attore fossero state inchiodate le scarpe al terreno per farlo rimanere nel punto preciso dove sarebbe caduta la parte di facciata con la finestra, salvandolo.

Lo stunt, fortunatamente, riuscì, e possiamo ancora ammirarlo ora. La facciata, neanche a dirlo, non era fatta di cartone: era tutto vero.

4) “Prendo l’autobus al volo!

Un’altra gag (o serie di gag) classica prevede l’utilizzo dei mezzi a motore come strumento di fuga o salvezza. Ecco un paio di esempi di queste situazioni.

Nel cortometraggio I poliziotti, Buster Keaton afferra al volo una maniglia di una macchina per strada per sfuggire dai poliziotti che lo stanno inseguendo. Uno stunt senza finzione, che possiamo vedere qui sotto.

Molto simile è invece quello di Sogni ad occhi aperti, non a caso un corto dello stesso anno del precedente, in cui lo stunt viene ripetuto ma con un tram di San Francisco.

La scena è forse ancora più spettacolare nella sua più ampia durata e, non da meno, grande pericolosità, rendendola istantaneamente un classico del cinema di Buster Keaton.

5) Le cascate di La legge dell’ospitalità

Ultimo della lista ma non meno importante è un classico tratto da La legge dell’ospitalità, in cui Keaton si lancia, legato ad una fune, su di una cascata per salvare la donna che sta precipitando.

Qui ovviamente la sicurezza è stata più ampia che in altri stunt. La cascata è stata infatti ricreata in studio e la donna sostituita con una bambola.

Il flusso d’acqua, però, era reale, e causò non pochi problemi all’attore. Keaton infatti ingerì una notevole quantità di acqua mentre si trovava a testa in giù. Andò di corsa da un dottore, come dichiarò lui stesso, ma per sua (e nostra) fortuna finì tutto bene.