Brian Eno contro gli NFT: “Ora anche gli artisti possono diventare piccoli stron*i capitalisti”

Eno
Credits: elevatefestival / YouTube
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Brian Eno si scaglia contro i musicisti che creano NFT

Ormai è prassi sempre più comune, nel mondo dell’arte e dello spettacolo, realizzare degli NFT per trarre sempre un buon guadagno. Brian Eno, leggenda della musica nonché uno dei più influenti produttori di sempre, è forse uno dei primi a pronunciarsi in maniera nettamente negativa sulla nuova pratica artistica digitale.

“Mi hanno chiesto più volte di fare un NFT. Finora niente mi ha convinto che ci sia qualcosa che valga la pena di fare in quell’arena. ‘Valga la pena” per me comporta dare vita a qualcosa che aggiunga valore al mondo, non solo ad un conto in banca” ha detto Eno in una intervista con The Crypto Syllabus.

“Se avessi soprattutto voluto fare soldi avrei fatto una carriera differente come un differente tipo di persona. Probabilmente non avrei scelto di essere un artista. Gli NFT mi sembrano solo un modo per gli artisti di prendersi un piccolo pezzo d’azione dal capitalismo globale, la nosta piccola e carina versione della finanziarizzazione”.

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“Che bello. Ora anche gli artisti possono diventare piccoli stronzi capitalisti” ha detto Eno. Molti artisti in tutto il mondo si sono dedicati alla creazione dei più disparati NFT: Grimes per esempio, e in Italia il nostro Morgan è stato tra i primi. Anche musicisti tradizionalmente alternativi come Aphex Twin vi sono sono interessati. Che ne pensate?

Fonte: NME

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