David Fincher è appena tornato col suo nuovo film, Mank (qui il trailer), che è stato accolto in maniera assolutamente entusiasta dalla stampa internazionale. In questo momento nel quale è intento a sponsorizzare il progetto, il regista di Fight Club sta toccando svariati argomenti.
Dopo aver attaccato pesantemente Hollywood per il suo modus operandi (qui i dettagli), stavolta ha parlato al Telegraph di Joker (qui la nostra recensione), spiegando come, per lui, si tratta di un progetto che non avrebbe mai potuto esistere se in precedenza non ci fosse stato Il Cavaliere Oscuro di Cristopher Nolan, ad aprire la strada.
Nessuno avrebbe mai pensato di ottenere un successo enorme con Joker se Il Cavaliere Oscuro, in precedenza, non fosse stato così importante come è stato nel 2008 – ha spiegato Fincher.
Non credo che nessuno avrebbe guardato quel materiale e pensato: “Ma sì, prendiamo Travis Bickle e Rupert Pupkin e mettiamoli insieme, poi mettiamo tutto in un film sulla malattia mentale e lo mandiamo in sala per puntare al miliardo di dollari di incasso“
Il regista fa ovviamente riferimento ai protagonisti di Taxi Driver e di Re per Una Notte, entrambi apprezzatissimi film di Martin Scorsese, entrambi interpretati da Robert De Niro, che è anche presente in Joker.
Fincher ha anche spiegato come il film di Todd Phillips gli ha ricordato quando, nel 1998, stava creando Fight Club.
L’umore generale in studio dopo le prime riprese di Fight Club era tipo “Le nostre carriere sono finite” – spiega il regista. Il fatto che siamo riusciti a fare il film nel 1999 è ancora oggi un miracolo.
L’iniziale risposta incerta a Fight Club era l’opposto alla fiducia che si è avuto da subito in Joker.
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