Fedez, Achille Lauro e altri: nasce il fondo per i lavoratori della musica

Un'iniziativa lodevole e importantissima

Fedez
Credits: NOVE / YouTube; Billboard Italia / YouTube; HateMe² / YouTube
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Un’importante iniziativa per sostenere chi lavora nell’industria della musica, colpita dalla crisi del COVID-19

Già qualche giorno fa Fedez ci stava tenendo sulle spine annunciando un’impresa volta a sostenere il mondo della musica, in crisi a causa del virus come del resto molti altri settori dell’economia. Ora sappiamo di cosa si tratta: il fondo Scena Unita, sostenuto da moltissimi artisti importanti, per affrontare questa crisi.

Non solo Fedez, personaggio estremamente in vista per le ragioni che sappiamo, si è adoperato a questa iniziativa, ma tantissimi altri nomi celebri della musica e dello spettacolo italiani stanno partecipando. Gianna Nannini, Calcutta, Emma Marrone, Maria De Filippi, Manuel Agnelli, Gianni Morandi e Achille Lauro sono solo alcuni.

Fedez illustra lo scopo dell’iniziativa su Instagram: “Non sono il capogruppo di tutti gli artisti né il portavoce. Questo è un movimento spontaneo, un’iniziativa collettiva. Siamo più di 72 artisti adesso e in un momento in cui il clima è così divisivo, il fatto che siamo tutti uniti è importantissimo”.

“Non è l’iniziativa personale di nessuno di noi. Tutti gli artisti che hanno partecipato hanno donato personalmente e non ci fermiamo qui, estendiamo l’appello a tutti gli artisti e a tutte le aziende che vorranno partecipare. Non è elemosina, è un atto dovuto e sono veramente contento”.

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Anche Achille Lauro è intervenuto, dicendo che il fondo rappresenta: “Un gesto di solidarietà per non lasciare indietro chi ha contribuito a farci arrivare come artisti e ci permette di svolgere il nostro lavoro: ricordiamo che il nostro Paese ha le sue fondamenta nella cultura“.

Finora, secondo Open, l’iniziativa sarebbe riuscita a raccogliere oltre 2 milioni di euro. Dei quali: il 50% andrà direttamente ai lavoratori in difficoltà con contributi a fondo perduto; un altro 25% sarà destinato ad attività formative; e il restante 25% supporterà iniziative per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Fonte: Open

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