Kanye West ha votato per la prima volta: per sé stesso

"Oggi voto per la prima volta nella mia vita per il presidente degli Stati Uniti ed è per qualcuno di cui davvero mi fido: io"

Kanye West
Credits: School of the Art Institute of Chicago (SAIC) / YouTube
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Kanye West ha partecipato per la prima volta al processo democratico, ma per una buona ragione

Pensateci: la cosa ha perfettamente senso. Se conoscete Kanye West e avete un’idea della misura del suo ego, non vi stupirà sapere che il rapper ha votato per la prima volta oggi, a 43 anni, per un candidato presidente. E non è un caso. Tra i candidati alla carica di presidente degli Stati Uniti, come sapete, c’è anche lui stesso.

La candidatura di Kanye, annunciata quest’estate dopo essere stata vagheggiata per anni, è partita tra comizi fatti di sproloqui e basso gradimento nei sondaggi. Inoltre, Yeezy non è riuscito a presentare il proprio nome in lista in parecchi dei cinquanta stati dell’unione.

Per giustificare l’improbabilità e le cattive premesse della sua campagna, è arrivato anche a dire di essere sceso in campo al solo scopo di togliere voti a Biden a favore dell’amico Trump. In altre occasioni si è invece detto più che convinto di vincere, contando sui write-in votes, cioè voti diretti espressi dagli elettori per un nome a loro scelta.

Oggi il gran giorno è arrivato e il celebre rapper ha potuto finalmente recarsi alle urne e aggiungere il suo voto a quello di tutti gli altri. A chi sarà andato? Ma a sé stesso, naturalmente. Lo afferma lui per primo, con orgoglio, in un tweet nel quale svela anche, appunto, di non aver mai votato prima per eleggere il presidente.

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Dio è così buono. [Smile]. Oggi voto per la prima volta nella mia vita per il presidente degli Stati Uniti ed è per qualcuno di cui davvero mi fido: io“. Chi non conosce bene l’artista potrebbe pensare che scherzi, ma no: è serissimo. Ed è perfettamente coerente con tutto ciò che fa.

La domanda fatidica: Kanye vincerà? Risposta: no. O perlomeno, è altamente improbabile. Non stiamo parlando di Ross Perot. Quanti siano i suoi sostenitori, o quelli che lo voteranno per protesta o solo perché lo trovano “divertente”, non è dato sapere. Ma sarebbe bene per lui non farsi illusioni.

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