Sergio Castellitto è Gabriele D’Annunzio ne Il Cattivo Poeta [TRAILER]

Il film sul famoso autore italiano è in arrivo in sala il 5 novembre 2020

D'Annunzio
Sergio Castellitto interpreta Gabriele D'Annunzio ne Il Cattivo Poeta. Credits: 01Distribution / YouTube
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Gabriele D’Annunzio avrà il volto di Sergio Castellitto nel biopic dedicato al celebre poeta e scrittore italiano

Il Cattivo Poeta è il film di prossima uscita dedicato alla figura di Gabriele D’Annunzio. Il poeta in questione sarà interpretato da Sergio Castellitto sotto la regia di Gianluca Jodice. Il film uscirà il 5 novembre 2020 e qui sotto potete vedere il primo trailer ufficiale.

Come riporta la descrizione del trailer, il film seguirà la vicenda di Giovanni Comini, spedito da Achille Starace, numero due del regime fascista, a “sorvegliare” il vate in persona, D’Annunzio appunto. Siamo nel 1936, infuria la guerra in Etiopia e l’alleanza con la Germania di Hitler è ormai alle porte.

Il momento è quindi delicato ma D’Annunzio, dall’alto della sua fama e della nomea conquistata, oltre che con i suoi scritti, con le sue azioni in guerra e con la famosa impresa di Fiume, si permette di essere “contrariato”. Comini deve quindi controllarlo, ma preso non mancherà invece di cedere al suo fascino.

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Il Cattivo Poeta – Trailer ufficiale, 2020

Si troverà quindi a scegliere tra la sua fedeltà al regime, comprendente le sue ampie prospettive di carriera, e l’interesse per la figura intrigante del più famoso autore dell’Italia dell’epoca. Questo è il particolare scorcio della vita del poeta che il film sembra volerci offrire.

Della sua esperienza nell’interpretare questa storica figura, Castellitto ha detto: “Ho riscoperto innanzitutto un poeta. Incarnato non soltanto nelle sue opere, ma ancor di più nel corpo e nelle gesta che ha compiuto. D’Annunzio è stato poeta, amante, soldato. Ho scoperto uno straordinario innovatore“.

Il film si soffermerà in particolare sull’ultimo anno di vita del poeta e sulla sua acrimonia con Mussolini in persona, consegnando quindi il ritratto di un D’Annunzio in qualche modo crepuscolare, piegato infine dalla vita ma ancora volenteroso di riscatto. Per apprezzarlo, non resta che aspettare novembre.

Fonte: La Repubblica

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