Tsunami: gli Eugenio in Via Di Gioia danno una scossa alla musica italiana

Gli Eugenio in Via Di Gioia sono una delle migliori band italiane in circolazione. Dopo il loro Tsunami sanremese se ne stanno finalmente accorgendo tutti.

Eugenio in via di Gioia a Sanremo
Eugenio in via di Gioia a Sanremo
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Dopo Sanremo, gli Eugenio in Via Di Gioia hanno pubblicato l’album-raccolta Tsunami (forse vi ricorderete di noi per canzoni come).

Nella competizione di Sanremo gli Eugenio in Via Di Gioia sono durati pochi minuti, ma sono comunque riusciti a lasciare il segno. Dopo aver superato le selezioni di Sanremo Giovani, hanno potuto mostrare sul palco dell’Ariston l’originalità e l’energia che da sempre li contraddistinguono. Per gli appassionati della nuova musica italiana non si tratta certo di una sorpresa. Abbiamo già parlato della forza comunicativa del loro ultimo disco Natura Viva. Eugenio e compagni sono una garanzia. Sanno scrivere, sanno suonare e sanno intrattenere il pubblico con estrema spontaneità e simpatia.

L’album nel quale è contenuto il singolo Tsunami proposto a Sanremo è una raccolta di brani intitolata proprio Tsunami (forse vi ricorderete di noi per canzoni come). Gli Eugenio in Via Di Gioia ripropongono così alcuni dei loro migliori brani degli ultimi anni. Le canzoni contenute all’interno della raccolta, oltre all’inedito Tsunami e al singolo L’unico sveglio, scritto per la web serie Involontaria, sono estratti da 3 album: Lorenzo Federici, Tutti su per terra e Natura Viva. Sono presenti poi alcuni brani dell’EP Urrà.

L’album diventa così la perfetta rappresentazione della crescita artistica e musicale compiuta dagli Eugenio in Via Di Gioia che prima di Sanremo hanno accumulato esperienza live calcando palchi in tutta Italia.

Gli Eugenio in Via Di Gioia cantano con ironia e acume il mondo in cui viviamo, oscillando consapevolmente tra euforia e amarezza.

Il disco si apre con Se gli animali parlassero e Pinocchio. Il brano appartiene all’EP Urrà del 2013. Il testo, in grado di far divertire anche un bambino, sa far riflettere anche i più grandi, facendo “chiacchierare” gli animali e spostando poi l’attenzione sulla più grande bugia del burattino Pinocchio. Dallo stesso EP è estratto anche il singolo Emilia. Un ritmato e giocoso brano acustico che riesce in un colpo solo a prendere in giro i media e chi prende in giro i media. Tra Studio Aperto, Hello Kitty e Balotelli i media diventano ironicamente la moderna causa di tutti i mali.

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Non manca nemmeno il singolo di successo, tratto dallo stesso EP Urrà, intitolato Perfetto uniformato. L’omologazione alla civiltà moderna, la superficialità e il torpore intellettuale raccontati attraverso la lente dell’ironia, il tutto condito da vivaci sonorità folk-pop. Se si può fare un appunto agli “Eugeni” è forse per la mancanza nella raccolta del bellissimo brano dello stesso EP Urrà intitolato Prima di tutto ho inventato me stesso, una riflessione sull’esistenza con la creazione del mondo raccontata in prima persona dal Creatore stesso. Cerchiamo di rimediare a questa mancanza ricordando l’esecuzione live con risoluzione in diretta del Cubo di Rubik.

Il futuro, la pazzia e l’illuminazione. Gli Eugenio in Via di Gioia di Tutti su per terra.

La punta dell’iceberg è una canzone travolgente. Un viaggio nel futuro, nel 2050, tra macchine volanti e catastrofi ambientali. Tra ghiacciai sciolti e animali estinti gli Eugenio in Via Di Gioia riescono, senza scadere nella retorica, a raccontare la drammatica fine che potrebbe fare il pianeta se l’uomo non intraprenderà un drastico e deciso cambio di rotta. Giovani illuminati è il brano d’apertura dell’album Tutti giù per terra, uscito nel 2017 e accompagnato da un bellissimo videoclip realizzato dal regista Dario Calì con la tecnica dell’hyperlapse. Una sequenza dinamica di scatti fotografici che narrano perfettamente il tormento interiore dei giovani, determinato dall’iper-velocità della modernità estrema e dai paradossi della tecnologia.

“Sono un chiodo entrato per sbaglio, nella ruota di una bicicletta. Non era mia intenzione giuro, procurare un simile danno”. Un’orecchiabile ritornello, un testo potente e originale. La mente dell’ascoltatore si lascia coinvolgere e si perde nell’avvolgente loop conclusivo di Chiodo Fisso, uno dei migliori brani sin ora scritti e pubblicati dagli Eugenio in Via Di Gioia.

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Chiude poi il gruppo dei singoli estratti da Tutti giù per terra il brano Obiezione. La differenza tra morale e coscienza, l’indebolimento della coerenza, ci riportano al Grillo Parlante di Pinocchio che diviene protagonista di questo processo d’analisi interiore.

Non ancora e Pam, i due singoli estratti dal primo album Lorenzo Federici.

Facciamo un salto nel 2014. Gli Eugenio in Via Di Gioia pubblicano l’album Lorenzo Federici, un mix di stravaganza folk, ironia, riflessioni e analisi della modernità. Non Ancora è uno dei singoli più convincenti del disco. Il racconto di una generazione in difficoltà che cerca la sua strada e il suo fine, senza riuscire in pieno a raccogliere i frutti di ciò che semina. L’altro brano simbolo dell’album Lorenzo Federici è l’esilarante Pam. Offerte, sottocosto e prugne in promozione, vengono accompagnati da una orecchiabile melodia, fatta di energici cori e incalzanti chitarre acustiche. Spoiler: colpo di scena finale, son finite le prugne del Pam!

Completano il disco quattro ottimi brani dell’ultimo album Natura Viva.

Nella nostra recensione dell’album Natura Viva abbiamo già parlato della musica dell’album e di come gli Eugenio in Via Di Gioia rappresentino oggi la vera essenza del nuovo cantautorato indie italiano. In questa raccolta sono stati scelti alcuni tra i migliori brani dell’album: Lettera al Prossimo, una bellissima versione live di Cerchi, il singolo di maggior successo Altrove e l’originale racconto di pazzia (o presunta tale) Sette Camicie.

Non ci resta che continuare ad ascoltare lo Tsunami, aspettando nuovi inediti degli Eugenio in Via Di Gioia, godendoci finalmente una ventata d’aria fresca nella musica italiana.

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