Le 10 Canzoni più belle di Lucio Battisti [ASCOLTA]

Un cantautore italiano da scoprire e riscoprire

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Lucio Battisti
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Dieci canzoni alla scoperta della premiata ditta Mogol/Battisti

Il cantautorato di Lucio Battisti, per quanto “disimpegnato” rispetto a quello di molti colleghi, è certamente di immediato appeal e coinvolgente fin da subito. Questo perché: primo, Battisti si rifà molto di più alle musicalità estere, folk quando non direttamente rock; secondo, può contare su un paroliere come Mogol, che suggerisce versi di effetto incredibile e che si sposano alla perfezione con le melodie inventate da Lucio. Piaccia o non piaccia, tutti in Italia, anche oggi e anche tra i giovanissimi, conoscono queste melodie, e sanno a memoria moltissimi di quei testi. Il patrimonio musicale dell’artista, con il quale diverse generazioni sono cresciute, va ricordato e riscoperto oggi più che mai. Ecco perché ci siamo avventurati nell’impresa di elencare dieci delle sue canzoni migliori.

Le più belle, accattivanti, commoventi, geniali. Quelle da sentire assolutamente, insomma. Cercando di bilanciare tra grandi successi e perle minori nascoste, inni musicali generazionali e impeti rock, ne siamo venuti fuori. Ecco la nostra guida (necessariamente provvisoria e non perfezionata) alle dieci canzoni più belle di Lucio Battisti. Sappiamo che di certo mancherà almeno una delle vostre canzoni preferite, ma speriamo comunque di essere stati esaustivi. In ogni caso, ci sarà sempre tempo per una nuova top ten più avanti, quindi non disperate. Anzi, seguiteci sempre su La Scimmia sente, la Scimmia fa, la nostra pagina Facebook, per non perdervi nulla.

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10. Sì viaggiare

Cominciamo con il Lucio più astratto e filosofico, quello forse meno apprezzato dal pubblico “romantico”, e più vicino all’area prog degli anni ’70. La canzone parte dalla descrizione di eventi quotidiani per raggiungere poi la concettualizzazione filosofica di un tema caro a Lucio: la fuga, sia reale che immaginaria. Battisti evade a più riprese la metrica, dà spazio a chitarre e synth, e si avventura in un viaggio effettivo, e splendido, lungo sei minuti di canzone.

Lucio Battisti – Sì, viaggiare, 1977

9. Un’avventura

Spontaneo e romantico sfogo sulla speranza della continuità di un amore nato all’improvviso. Su una base pop molto anni ’60, e parecchio vicina alle sonorità Motown, Lucio esprime il desiderio di non far restare il proprio amore solo un episodio fugace. Invece, vorrebbe che durasse per sempre, cosa che, come tutto sappiamo, molto raramente capita. La poesia della canzone, e la disarmante semplicità delle tematiche trattate, funzionano alla perfezione.

Lucio battisti – Un’avventura, 1969

8. Prigioniero del mondo

Un struggente canto esistenzialista che viaggia melanconico tra folk e orchestrazioni. Nel corso della canzone si trova spazio anche per passaggi più blues e rock. Prigioniero del mondo è una specie di gospel in crescendo, nel quale Lucio esprime tutta la propria voglia di fuggire, ancora una volta, ed evadere da un’esistenza che lo fa sentire intrappolato. Chi di noi non si è mai sentito così?

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Luci Battisti – Prigioniero del mondo, 1969