10 Thriller psicologici da non perdere

Abbiamo selezionato per voi 10 grandi thriller psicologici che forse non avete visto e che vale la pena recuperare

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Quello del thriller è uno dei generi più seguiti e apprezzati dal pubblico. I ritmi veloci, la suspense e i colpi di scena che lo caratterizzano, riescono a tenere lo spettatore incollato allo schermo, in uno stato di tensione che, nei casi migliori, è reale e tangibile. Quando a questi elementi si aggiunge l’indagine psicologica dei personaggi, l’effetto di tensione provocato nello spettatore è ancora più realistico. È questo il caso dei thriller psicologici, sottocategoria del genere, con delle peculiarità ben precise rispetto ai thriller classici.

Nei thriller psicologici, non è ciò che succede nella realtà ad avere importanza, ma tutto ciò che ha luogo all’interno della mente dei personaggi (e di conseguenza dello spettatore). Spesso lo stato mentale dei personaggi è messo a dura prova dagli avvenimenti, da altri personaggi o addirittura da un disturbo mentale. È comprensibile dunque, che il genere si adatti ad accogliere un gran numero di trame e argomenti, quasi sempre complesse e articolate, che costringono lo spettatore a interrogarsi su ciò che accade, in preda a un mix di emozioni, paure e dubbi che, quando si verifica, garantisce al film un grandioso successo.

Ecco 10 grandi thriller psicologici che forse non hai visto e che vale la pena recuperare:

2. Strade perdute (1997)

Thriller psicologici

Dick Laurent è morto. Con questa lapidaria affermazione, si apre uno dei più deliranti e perturbanti film di Lynch: Strade perdute. Come sempre nei film del regista, quella che viene messa in scena, è una dimensione incerta e poliedrica che provoca nello spettatore un senso di vertigine. Il film si configura come un vero e proprio rompicapo. Il concatenarsi degli eventi, scandito da un ritmo sempre più incalzante e angosciante, lascia lo spettatore in uno stato di confusione; lo stesso in cui si trova il protagonista Fred Madison – Bill Pullman – che soffre di un disturbo mentale ai limiti della schizofrenia, che lo porta a essere sempre confuso, anche riguardo all’accusa di uxoricidio che gli viene rivolta.