Cara Delevingne: “Sono bisessuale, per colpa di Disney non mi accettavo”

Durante un'intervista la top Model Cara Delevingne ha parlato della sua bisessualità, accusando la Disney per averle reso difficile accettarsi

Cara Delevingne
Condividi l'articolo

Cara Delevingne è tornata a parlare della sua sessualità durante il podcoast What’the Tee? With Michelle Visage, condotto da RuPaul, la più famosa Drag Queen al mondo. Durante l’intervista la modella è tornata a parlare della sua sessualità e, nel farlo, ha chiamato in causa la Disney.

Secondo quanto raccontato dalla stessa Cara Delevingne, da ragazza ha avuto problemi ad accettare la sua bisessualità anche a causa dei film Disney. “Le principesse Disney amavano tutte degli uomini,” ha raccontato. “Funzionava così, ed io sapevo che non sarei potuta diventare una principessa se non lo avessi fatto“.

Inoltre la Delevingne ha anche sottolineato come la Disney abbia un potere immenso e possa, dunque, veicolare messaggi che vadano in direzione dell’inclusione, del far sentire chiunque a proprio agio nella propria pelle e nella propria sessualità. Un sentimento provato da lei stessa che nell’intervista, poi riportata anche da Vogue UK, ha spiegato come abbia vissuto male gli anni dell’adolescenza, perché non riusciva ad accettare la sua sessualità e, in qualche modo, veniva vessata da esempi anche cinematografici in cui non solo lei non si riconosceva, ma che la facevano sentire non tanto diversa quanto inferiore agli altri.

LEGGI ANCHE:  Quentin Tarantino: Disney ha boicottato The Hateful Eight

Per questo oggi Cara Delavigne si batte tantissimo per evitare che altre ragazze debbano subire quello che ha passato lei. Lo scorso anno, ad esempio, si scagliò contro il Coachella Music and Arts Festival, definendo il proprietario un omofobo.

Cara Delevingne, attualmente legata con l’attrice Ashley Benson, si descrive come “sessualmente fluida“, interessata più a dare amore che a riceverlo e ha spiegato che quando si innamora non lo fa seguendo lo stereotipo di un genere, ma guardando la persona nel suo insieme.