White Lies: il live che non ti aspetti

White Lies
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Li abbiamo visti a Bologna e sì, ci hanno notevolmente sorpresi.

I White Lies, per chi non li conoscesse, sono una band inglese nata a Londra dall’incontro di Charles Cave e Jack Lawrence-Brown. Conosciuti inizialmente con il nome di Fear of Flying, cambiano successivamente nome come White Lies, producendo musica indie-rock e post punk. Il successo li porta a girare il mondo tour dopo toure, per l’ennesima volta, si ritrovano in Italia. È proprio all’Estragon club di Bologna abbiamo avuto il piacere di ascoltarli dal vivo.

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Lo show si apre con decine di minuti di ritardo, quasi un’ora, rispetto alla tabella di marcia. Ma ormai è prassi, e la mettiamo in conto. L’atmosfera calda del pubblico in fervente attesa si contrappone al gelido vento che tira fuori dal capannone dell’Estragon club dove la band si esibisce.

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Finalmente lo spettacolo ha inizio, i White Lies salgono sul palco quasi all’improvviso. E sorprendono tutti. Il pubblico già caldo si lascia andare esultando dall’entusiasmo che li ha caricati a molla. Scoppia la festa, e ci stupiamo del caloroso ed energico benvenuto che i fan presenti riservano alla band. Un’aura gioiosa e satura di energia positiva riempe il capannone.

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Una meraviglia!

La band inglese, capitanata dalla strepitosa voce di Herry McVeigh, fanno risuonare alta e potente la loro musica, esibendosi con i loro cavalli di battaglia, estratti dai diversi album che hanno pubblicato. Da quello d’esordio To lose my life… fino all’ultimo successo Five. Rimbombano nel locale i maggiori successi più conosciuti della band. E il pubblico è in visibilio, scatenato dall’enorme carica ed energia che la band ci mette nell’esecuzione dei brani.

Una carica che neanche noi ci saremmo aspettati e che ci lascia con il sorriso sul volto, soddisfatti. L’impegno però forse è troppo, e a metà concerti i componenti della band sono stanchi, quasi sfiniti. Il pubblico lo avverte e si scoraggia. Ma con grande sorpresa di tutti i White Lies riscoprono un’energia nascosta che esplode di nuovo e ricominciano come fosse l’inizio. Carichi e in forma fino alla fine. Un plauso speciale va all’incredibile voce di McVeigh e al batterista Lawrence-Brown che trainano una delle migliori live band degli ultimi anni.

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Per altre curiosità continuate a seguire La scimmia sente, la scimmia fa.