In carcere l’hacker che rubò le foto a luci rosse di Jennifer Lawrence

George Garofano, l'hacker che rubò le foto di nudo dell'attrice Jennifer Lawrence è stato condannato al carcere dalla corte federale degli Stati Uniti

Jennifer Lawrence
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Otto mesi di prigione e tre anni in libertà vigilata con 60 ore di lavori socialmente utili. Questa la condanna inflitta a George Garofano, l’hacker del Connecticut che, qualche anno fa, aveva violato più di 200 account iCloud di Apple.

Il fatto risale al 2014. Garofano, insieme ad altri complici, riuscì a bypassare i rigidi protocolli della Apple spacciandosi come un agente della sicurezza della casa di Cupertino. In questo modo gli utenti fornirono all’hacker informazioni delicate, quali dati personali e password. Foto, video, documenti, ottenuti con questo stratagemma, in seguito, vennero pubblicato su vari canali come: 4Chan, Reddit, Twitter e Tumblr, entrando, così, alla mercé degli utenti di internet.

Le vittime furono per lo più celebrità di Hollywood, tra queste: Kirsten Dunst, Kate Upton, ma soprattutto Jennifer Lawrence. L’attrice premio Oscar de Il Lato Positivo, infatti, si vide pubblicare alcune sue foto di nudo scattate per l’allora fidanzato Nicholas Hoult. In un’intervista Jennifer Lawrence, nonostante si sentisse distrutta e violata, disse di non voler sporre denuncia:

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“Ogni volta che tentavo di scrivere un messaggio di scuse per quelle foto mi mettevo a piangere o mi arrabbiavo: non avevo niente di cui scusarmi. Solo perché sono una figura pubblica, un’attrice, non significa che abbia chiesto tutto ciò. È il mio corpo, dovrebbero essere mie scelte. A volte le persone dimenticano che siamo esseri umani anche noi.”

Nonostante la decisione di Jennifer Lawrence, una delle vittime ha deciso di non farla passare liscia all’hacker che è stato severamente punito dalla corte federale. Insieme a lui, altre tre persone sono state condannate per i medesimi reati, con pene detentive che vanno dai 9 ai 18 mesi. Durante il processo, in cui Garofano si è dichiarato colpevole, il pubblico ministero americano non si è risparmiato sottolineando la gravità di quanto commesso dall’imputato:

“L’azione di mr. Garofano è stata grave. Ha hackerato illegalmente negli account online delle sue vittime, ha invaso la loro privacy e rubato le loro informazioni personali, incluse foto private e intime. Ha condotto questa condotta 240 volte nel corso di 18 mesi. Non solo Garofano ha conservato per sé le fotografie che ha rubato, ma le ha diffuse ad altri individui. Potrebbe averle vendute anche ad altri per guadagnare soldi extra”.

Si chiude così una pagina delicata della cronaca odierna. La prima che, colpendo un personaggio di spicco come Jennifer Lawrence, ha dato eco alla grande questione riguardante la sicurezza e la privacy sugli smartphone e sui computer. Un problema che con l’avanzare della moderna tecnologia non potrà che acuirsi.

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