La Scimmia presenzia: Il report del Bellastoria social music festival

Bellastoria Festival
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Come sempre, noi redattori de La Scimmia siamo molto attenti al mondo che ci circonda. Prestando infatti attenzione a tutti gli eventi che si svolgono attorno a noi.

Quest’estate tanti eventi, tanti concerti e sopratutto tanti festival hanno contribuito ad alimentare il panorama musicale italiano. Tra questi c’è stato subito il Bellastoria social music festival, alla sua prima edizione, ma una partenza alla grande. Infatti i ragazzi dell’organizzazione sono riusciti a chiamare nomi noti ai giovani ascoltatori italiani, riuscendo a portare nel cuore dell’Irpinia una bella realtà, capace di far rivivere e riportare vita in una zona del paese che purtroppo avverte pesantemente il torpore della provincia.

Il luogo scelto infatti è stato il polo fieristico a Venticano, in provincia di Avellino, uno spazio capace di ospitare oltre 5000 persone.

Purtroppo, piuttosto asettico e spersonalizzato con le sue costruzioni di cemento e asfalto. Una pecca non essere stati capaci di sfruttare le bellezze naturali di una delle subregioni più affascinanti dell’Italia meridionale. Pecca compensata con l’offerta enogastronomica, che ha saputo contare sulle prelibatezze locali, punto di forza delle zone limitrofe. Due palchi allestiti e messi a disposizione degli artisti che li hanno calcati per esibirsi di fronte al pubblico accorso a sentirli.

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Il primo giorno, il 10 agosto, hanno suonato:

Ghemon in grandissima forma, con il suo nuovo album, e una band di musicisti validi ad accompagnarlo. Coma_cose e Myss Keta, che sono riusciti a divertire i giovani spettatori. E infine è sopraggiunta Skin che ha intrattenuto il pubblico con una scelta di brani del suo dj set. Tra gli altri anche TheAndre e Nitro.

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Mentre la seconda giornata, l’11 agosto

Grande performance di Willie Peyote che dimostra un’energia e una maestria straordinaria, merito anche della band d’accompagnamento. Successivamente Frah Quintale ha pensato a scaldare ulteriormente gli animi già caldi. Ma anche Zulu, Wrongonyou e tanti altri.

Purtroppo non possiamo descrivere le esibizioni degli altri cantanti ospitati dal festival, perchè presente sul 2° palco, esibendosi in contemporanea. Questa caratteristica, tipica dei festival maggiori che si suddividono in categorie e generi musicali, ha penalizzato l’evento ed il pubblico che non ha potuto ascoltare tutti gli artisti che suonavano.

Forse questo il “problema” principale del Bellastoria festival, voler fin da subito porsi all’altezza di festival più maturi e di maggior importanza.

Saltando tappe necessarie per crescere, pur con premesse incredibili. Ma come biasimare, infondo, gli organizzatori per aver voluto fare le cose in grande? Tante altre belle iniziate hanno pensato ad intrattenere il pubblico, come i telescopi messi a disposizione per osservare le stelle e il cielo nella notte di San Lorenzo. In ogni caso, il Bellastoria festival è stata una gradevole sorpresa ed esperienza, che promette sicuramente molto bene per le edizioni future. Noi de La Scimmia staremo a guardare, li osserveremo e parteciperemo ancora l’anno prossimo, molto molto volentieri.

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