Quando il tempo non è tutto – 6 grandi film girati in tempi brevissimi

Condividi l'articolo

4. The Blair Witch Project, Daniel Myrick e Eduardo Sanchez (1999)

tempistiche brevi

The Blair Witch Project è un film che ha lasciato un grosso segno sull’horror contemporaneo. Portando lo stile documentaristico nella finzione dei film dell’orrore i due registi esordienti hanno ottenuto un successo incredibile. Il film ha incassato 248 milioni di dollari a fronte di un investimento di 60.000 dollari, rompendo ogni record in tale senso. I due vennero anche premiati a Cannes con il “Premio giovani” per i film stranieri. Le riprese avvennero ad ottobre 1997 e durarono soltanto 8 giorni, durante i quali furono raccolte 20 ore di filmato. Una tempistica di certo aiutata dalla natura del progetto, ma anche dal basso budget a disposizione.

5. Arca russa, Alexander Sokurov (2002)

tempistiche brevi

Quello di Sokurov è uno dei progetti più ambiziosi del cinema contemporaneo. Arca russa riprende il discorso lasciato da Hitchcock parecchi anni prima. Se però l’inglese fu obbligato ad usare degli stratagemmi per ingannare lo spettatore, il russo, grazie alle nuove tecnologie, può realizzare per davvero un film con un unico piano sequenza. I 90 minuti del film sono quindi veramente realizzati in un unico take. Le riprese sono durate un solo giorno, dopo ovviamente vari giorni di prova. Il quarto tentativo (ed ultimo possibile per la giornata a causa delle batterie disponibile e della luce naturale) è stato quello buono, dopo tre insuccessi.

LEGGI ANCHE:  Anni '60: 15 film tra i più amati

6. BirdmanAlejandro G. Iñárritu (2014)

tempistiche brevi

Quello di Birdman è l’ultimo esempio in ordine temporale della fascinazione per il piano sequenza. Iñárritu, contrariamente a Sokurov, attua dei tagli, mascherandoli come Hitchcock ma in maniera più elegante grazie alla tecnologia oggi disponibile. L’uso della Steadycam ha poi complicato ulteriormente le riprese. Il regista messicano, insieme al suo direttore della fotografia Emmanuel Lubezki, ha provato maniacalmente ogni scena per poter misurare perfettamente i tempi delle lunghissime scene, lunghe mediamente 10 minuti. Secondo Variety il film sarebbe stato girato in soli 23 giorni, ma secondo altre fonti si parlerebbe di poco meno di 2 mesi. Un tempo comunque notevole vista la mole di lavoro e la perfezione ricercata da Iñárritu, con le scene che spesso raggiungevano e superavano i 10 take prima di ricevere l’ok dal regista. Non proprio “buona la prima” insomma.