Nelle Pieghe del Tempo – Recensione in anteprima del film Disney

Al cinema dal 29 Marzo "Nelle Pieghe del Tempo", il nuovo film Disney diretto da Ava DuVernay con protagonista Oprah Winfrey. Un film di intrattenimento per famiglie con una spiccata attenzione al mondo femminile.

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La Disney firma un nuovo family movie basato sull’adattamento dell’omonimo romanzo di Madeleine L’Engle Nelle Pieghe del Tempo. Diretto da Ava DuVernay è un film di fantascienza tutto al femminile sul coraggio, sulla ricerca di se stessi e, in parte, sul culto della scienza. In Italia uscirà il 29 Marzo.

Il film era in cantiere già dal 2010 quando la Disney comprò i diritti del libro; dopo tanti avvicendamenti fu scritta la sceneggiatura e la direzione fu affidata a DuVernay. Nel cast spicca – nel ruolo di attrice non protagonsita – Oprah Winfrey, una delle donne più influenti degli Stati Uniti. 

Nel cast figurano oltre ad Oprah (Signora Quale) anche Reese Whiterspoon (Signora Cosè), Mindy Kaling (Signora Chi), Chris Pine (Dott.Murry), Gugu Mbatha-Raw (Dott.ssa Murry), Zack Galifianakis (Medium Felice) e la piccola protagonista Storm Reid (Meg Murry).

Nelle Pieghe del Tempo, la Trama

Il dott. Murry, brillante scienziato ed astro-fisico, scompare improvvisamente. La narrazione inizia dopo quattro anni dalla scomparsa misteriosa e i due figli della coppia fanno ancora fatica ad accettarlo.

Complici gli episodi di bullismo a scuola e l’intelligenza fuori dal comune dei ragazzi, vengono presentati sempre più come emarginati, outcasts. Vestono il classico ruolo di bambini cresciuti in fretta a causa della mancanza del padre.

La trama viene stravolta dall’apparizione misteriosa di una donna vestita in maniera bizarra: la Signora Cosè. Rivela ai ragazzi che il padre è intrappolato in una sorta di dimensione parallela. I suoi studi per i quali aveva raggiunto la notorietà erano fondati: si può viaggiare nello spazio e nel tempo.

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nelle pieghe del tempo

Partiranno per le pieghe del tempo la piccola Meg, il fratello minore Charles Wallace, un amico (con un’imbarazzante infatuazione adolescenziale per Meg) e le tre “signore” che avranno il ruolo di guidare i tre ragazzi nella ricerca del padre scomparso.

Tra difficoltà e peripezie i tre protagonisti riusciranno – grazie alla determinazione ed al coraggio – a portare in salvo il padre e far concludere la storia con un lietofine.

Nelle Pieghe del Tempo, la recensione

Il film emozionerà sicuramente gli spettatori più piccoli, la quantità e la qualità di effetti speciali è sorprendente. Mondi paralleli e scenografie studiatissime accompagnano il film in ogni singola scena.

Contemporaneamente, con ogni probabilità, annoierà anche la mamma e il papà che accompagneranno i figli. Il film, con troppe pretese, vuol trattare argomenti di stretta attualità: la mancata parità tra uomini e donne (si vedano gli scandali nel cinema), il bene contro il male, la violenza nella società, il coraggio, la determinazione.

Il risultato è quindi deludente: nel calderone di valori – o presunti tali – a rimanere penalizzata è la trama. Il film non riesce a dare la suspanse richiesta dal genere mistery nella prima parte e non riesce a seguire tutte le sottotrame che vengono aperte.

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I personaggi vengono caratterizzati poco e male, spesso vengono catapultati in scena in maniera enigmatica facendo pensare ad uno sviluppo successivo che non ci sarà. Un esempio lampante è la caratterizzazione del padre scomparso. Elemento fondamentale per la storia ma relegato ad un ruolo di secondo piano, destinato a sparire nella scena madre del film (per poi ricomparire alla fine).

Deludente anche il ruolo assegnato ad Oprah. Nelle intenzioni madrina pronta ad infondere coraggio e rassicurazione alle piccole donne, nella pratica personaggio che non riesce ad avere uno sviluppo coerente e generare empatia.

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Curiosa anche la partecipazione di Zack Galifianakis negli indediti panni di un medium pronto ad aiutare i ragazzi ad arrivare al pianeta oscuro dove è tenuto prigioniero il padre. Ruolo in controtendenza con gli altri svolti nel passato, com’è diverso il doppiatore: non più Roberto Stocchi che ha dato la voce al mitico Alan di Una notte da leoni.

Nelle Pieghe del Tempo è un film di buon intrattenimento per la domenica sera che avrebbe potuto essere ricordato nell’alveo dei migliori film Disney se non avesse unito troppi intenti ad una trama già di per se intricata. Un’occasione persa, visto il budget con ogni probabilità alto.

Nelle Pieghe del Tempo, il trailer ufficiale