Aladdin – Live action: Disney accusata di razzismo

Aladdin è uno dei live action Disney più attesi. Dopo la difficile scelta del cast, ecco che altri problemi si aggiungono alla burrascosa produzione

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La Disney da anni è impegnata nella trasposizione in live action di molti suoi classici dell’animazione (qui trovate la lista dei film Dinsey fino al 2019). Tra i più attesi c’è sicuramente la trasposizione di Aladdin, ormai in piena produzione.

Il film verrà diretto da Guy Ritchie e avrà come protagonisti Will Smith (Genio), Mena Massoud (Aladdin) e Naomi Scott (Jasmine).

Una delle complicazioni più ardue da risolvere per la produzione è stata la scelta degli attori, risoltasi, poi, felicemente con l’ingaggio di una star come Will Smith e di quello di Massoud e Scott. Quest’ultimi sembrano perfetti per la parte del famoso ladro e della principessa.

A scuotere questo equilibrio sono state alcune accuse di razzismo rivolte verso la produzione Disney.

Infatti, a quanto pare, numerose comparse bianche sono state viste in fila per il truccatore, in attesa che quest’ultimo li scurisse per farli sembrare mediorientali.

Un certo Kaushai Odedra avrebbe dichiarato al Sunday Times:

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“La Disney sta diffondendo il seguente messaggio: il colore della tua pelle, la tua identità e le esperienze che hai vissuto non sono nulla che non possa essere controllato e cancellato”

La risposta della produzione non si è fatta attendere:

“Abbiamo messo molta cura nel raggruppare uno dei più ampi e variegati cast mai visti sul grande schermo. Era fondamentale che ci fosse diversità sia nel caso degli interpreti principali che delle comparse. E solo in un pugno di occasioni, quando c’era bisogno di abilità particolari o erano in gioco la sicurezza e il controllo (apparati di effetti speciali, controfigure e animali da gestire), ci siamo affidati a persone che dovevano essere amalgamate alle altre”

La Disney ha inoltre dichiarato che solo cento comparse sono bianche mentre le altre cinquecento provengono da vari paesi del vicino, medio, lontano oriente.

La scelta di truccare alcune delle comparse è legata, secondo la produzione, ad alcune scene difficili e pericolose, la cui riuscita è stata affidata a questo piccolo gruppo di “finti mediorientali”.

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Pertanto, la produzione del live action di Aladdin (previsto per il 2019) sembra continuare a navigare in acque burrascose. E voi? Che ne pensate?

 

Credit: Comingsoon