Il Corvo: Alex Proyas contrario al reboot

Il regista de Il Covro, l'originale, spiega in un post su Facebook il motivo per cui secondo lui non è giusto fare un reboot del film

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In molti ricorderanno l’episodio tragico che coinvolse le riprese de Il Corvo.

Il 31 Marzo del 1993 Brandon Lee, star del film, viene uccisa sul set da un colpo accidentale.

L’esperienza ha traumatizzato Alex Proyas, allora regista del film. Riuscì a completare la pellicola grazie all’utilizzo di controfigure ed effetti speciali.

Di qualche settimana fa la notizia dell’inizio della produzione di un reboot con Jason Momoa, la star de Il Trono di Spade. Il reboot del film divenuto cult del genere gothic avrà alla regia Corin Hardy.

Ecco la traduzione del suo lungo post:

PERCHÉ PENSO CHE IL CORVO NON DOVREBBE ESSERE RIFATTO

Ho avuto il privilegio di conoscere Brandon Lee – era un attore giovane, immensamente dotato con un grande senso dell’umorismo e un futuro luminoso davanti a sé. Ho anche avuto il privilegio di poterlo chiamare amico. Il nostro rapporto di lavoro come attore / regista è andato oltre la semplice collaborazione. Abbiamo realizzato un film insieme che ha toccato molte persone.

Non mi sono preso il credito “Un film di” per Il Corvo. Volevo che fosse il film di Brandon, perché lo era, e perché non sarebbe stato in grado di realizzare altri film. Ha portato tutta la sua passione al film ed è durato come la sua eredità. È un film che so di cui sarebbe stato orgoglioso.

Ho terminato il film per Brandon – lottando contro il dolore, insieme al cast e alla troupe di supporto che hanno tutti amato Brandon, per completarlo in sua assenza. Siamo stati imbevuti della forza dello spirito di Brandon e della sua ispirazione. Non solo il fantastico lavoro di Brandon come attore e regista, ma come uomo, la cui umanità ci ha toccato.

Il Corvo non dovrebbe essere un film degno di un “rifacimento”, se non fosse stato per Brandon Lee. Se non fosse stato per Brandon, forse non avreste mai nemmeno sentito parlare di questo commovente piccolo fumetto underground. È il film di Brandon. Credo che sia un caso speciale in cui Hollywood dovrebbe lasciare che rimanga una testimonianza dell’enorme talento di un uomo e del sacrificio estremo – e non avere altri che la ri-scrivano o che aggiungano altro. So che i sequel sono stati fatti, e programmi TV, ma la nozione di “riavviare” questa storia, e il personaggio originale – un personaggio a cui Brandon ha dato vita a un costo troppo alto – mi sembra sbagliato.

Per favore, lasciate che rimanga il film di Brandon.

Fonte: Cinematographe

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