Parla Javier Bardem
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L’attore spagnolo Javier Bardem ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa Film Workers for Palestine, movimento che promuove il boicottaggio delle istituzioni cinematografiche israeliane coinvolte, secondo i promotori, nel “genocidio e nell’apartheid contro il popolo palestinese”. In un’intervista alla CNN, Bardem ha ribadito la posizione del gruppo e la necessità di chiedere conto alle aziende e alle istituzioni, non ai singoli individui, delle proprie azioni.
Per quanto riguarda l’impegno di Film Workers for Palestine, voglio che sia molto chiaro – ha dichiarato Javier Bardem. Non discriminiamo nessuno in base alla sua nazionalità, razza, religione o genere. Naturalmente crediamo che la discriminazione di qualsiasi tipo sia sbagliata e non la sosteniamo, e continuiamo a ribadirlo. Sosteniamo che siano le aziende e le istituzioni di tutto il mondo a dover rispondere delle loro azioni, non i singoli individui, per la loro complicità e partecipazione al genocidio del popolo palestinese a Gaza e agli insediamenti illegali in Cisgiordania
All’inizio di settembre oltre 3.900 professionisti del settore cinematografico hanno firmato un impegno pubblico a non collaborare con istituzioni e società israeliane ritenute complici del conflitto. Tra i firmatari figurano nomi di spicco come Yorgos Lanthimos, Ava DuVernay, Adam McKay, Emma Stone, Olivia Colman, Ayo Edebiri, Lily Gladstone, Mark Ruffalo, Gael García Bernal, Riz Ahmed, Joaquin Phoenix, Nicola Coughlan, Andrew Garfield, Rooney Mara ed Elliot Page.
A ottobre, l’organizzazione UK Lawyers for Israel ha inviato una lettera di avvertimento a giganti dell’intrattenimento come Netflix, Disney, Amazon Studios, Apple e Warner Bros. Discovery, sostenendo che il boicottaggio potrebbe violare l’Equality Act 2010 del Regno Unito, legge che tutela da ogni forma di discriminazione.
Se l’industria televisiva e cinematografica britannica dovesse colludere con atti contrari a questa legge, le organizzazioni stesse rischiano di violarla – si legge nella lettera. Crea inoltre un precedente pericoloso, che tollera l’esclusione di individui o organizzazioni basata esclusivamente sulla loro nazionalità, etnia o religione
Javier Bardem, da tempo voce critica a Hollywood sul conflitto israelo-palestinese, ha spiegato le ragioni della sua adesione al movimento sul red carpet degli Emmy 2025.
Eccomi qui oggi a denunciare il genocidio a Gaza – ha dichiarato. Parlo dell’IAGS, l’Associazione Internazionale degli Studiosi del Genocidio, che studia a fondo il genocidio e lo ha dichiarato tale. Per questo chiediamo un blocco commerciale e diplomatico e sanzioni contro Israele per fermare il genocidio. Palestina libera
Che ne pensate?