Mad Max: perché la trilogia originale con Mel Gibson è assolutamente da recuperare

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Prima di Furiosa e Fury Road, c’era la prima trilogia di Mad Max: uscita tra anni ’70 e ’80, rimane una delle prime vere e influenti saghe post-apocalittiche, e ha lanciato il successo di Mel Gibson. Ecco perché ancora oggi è imperdibile

Mad Max: la prima famosa “post-apocalisse” al cinema

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Quando parliamo di post-apocalisse, pochi film hanno lasciato un’impronta tanto indelebile quanto la trilogia originale di Mad Max, diretta da George Miller e interpretata da Mel Gibson. Uscita tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, questa serie di film non solo ha ridefinito il genere post-apocalittico, ma ha anche lanciato la carriera di Gibson come una delle più grandi star di Hollywood.

La trilogia ci immerge in un mondo devastato dalla guerra e dalla crisi energetica, dove la società è crollata e la civiltà è un lontano ricordo. Il regista George Miller ha creato un universo post-apocalittico che, pur essendo estremo, è incredibilmente coerente e credibile. La rappresentazione visiva di questa realtà desolata, con le sue strade polverose e le sue bande di predoni, è tanto affascinante quanto inquietante.

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Re-inventare il film d’azione, con effetti speciali e tanta bravura

Uno degli aspetti più rivoluzionari della trilogia è l’uso inventivo del montaggio e degli effetti speciali. Miller ha sfruttato al massimo il budget limitato per il primo film, Mad Max (Interceptor, 1979), creando scene d’azione mozzafiato con inseguimenti e incidenti spettacolari che ancora oggi mantengono una potenza visiva impressionante.

Con Mad Max 2: The Road Warrior (Interceptor – Il Guerriero della Strada, 1981) e Mad Max Beyond Thunderdome (Mad Max Oltre la Sfera del Tuono, 1985), il regista ha ulteriormente affinato il suo stile, rendendo le sequenze d’azione ancora più epiche e coinvolgenti e settando diversi precedenti per i film d’azione nelle decadi successive.

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Temi attuali e un protagonista complesso: Max Rockatansky

Prima di diventare un nome noto in tutto il mondo, Mel Gibson ha incarnato Max Rockatansky, il protagonista della serie di film: un ex-poliziotto che vaga per le terre desolate in cerca di vendetta e sopravvivenza. La sua interpretazione è intensa e carismatica, capace di trasmettere una gamma di emozioni che vanno dalla rabbia alla disperazione.

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Gibson riesce a rendere Max un eroe tormentato e complesso, con una presenza scenica che cattura immediatamente l’attenzione del pubblico. In questo è speculare alle tematiche profonde e attuali affrontate. La lotta per le risorse, il crollo della civiltà, la sopravvivenza in un mondo ostile sono temi che risuonano ancora oggi. La trilogia esplora anche la natura umana, mostrando come le persone reagiscono in situazioni estreme, rivelando sia la brutalità che la capacità di redenzione e speranza.

Un’Influenza duratura e riconoscibile ancora oggi

La trilogia di Mad Max ha avuto un’influenza enorme sulla cultura pop e sul cinema. Ha ispirato una vasta gamma di opere, dai film ai videogiochi, dai fumetti ai romanzi. Il suo impatto è visibile in numerose produzioni successive che hanno cercato di emulare il suo stile visivo e narrativo. Anche registi e autori contemporanei riconoscono il debito verso l’opera di George Miller.

Recuperare la trilogia originale significa fare un viaggio in un mondo cinematografico unico, nel quale l’azione si intreccia con tematiche profonde e la tensione si mantiene alta dall’inizio alla fine. È un’opportunità per riscoprire delle pietre miliari del cinema, che hanno saputo influenzare generazioni di spettatori e cineasti.