I migliori 5 film con i draghi [LISTA]

I draghi hanno da sempre alimentato le fantasie di interi popoli. Scoprite con noi i 5 migliori film con protagoniste queste magnifiche creature!

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I draghi, sin dai tempi più remoti, affascinano e spaventano intere generazioni di bambini e ragazzi. Creatura potete e maestosa, la leggenda sul drago affonda le sue radici in un passato remoto, toccando tutti gli angoli del globo. Dalla visione demoniaca dell’Europa medievale, influenzata dal cattolicesimo; al Sol Levante, dove i draghi sono creature sagge e di buon auspicio; fino ad arrivare alla penisola dello Yucatan, dove enormi animali simili a serpenti venivano adorati come divinità.

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Il cinema ha prodotto indimenticabili pellicole su queste creature, fornendo sempre nuove e originali interpretazioni sulla loro natura e sulla ragione della loro esistenza, alternando animali che agiscono per puro istinto a giganti dotati di libero arbitrio e grande intelletto. In questo articolo, stileremo una classifica dei 5 migliori film con i draghi, tenendo presente sia la loro riuscita a livello grafico, sia la trama nella quale sono collocati. Buona lettura!

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5) Il Regno del Fuoco: draghi colonizzatori

Facciamo un salto all’indietro nel tempo, al 2002. Nelle sale di tutto il mondo veniva distribuito un film apocalittico con protagonisti proprio loro, i draghi: Il Regno del Fuoco.

Il mondo è piombato in un nuovo medio evo. L’umanità è stata costretta a rintanarsi perché non è più la specie dominante. Schiere di draghi infestano i cieli, bruciando i raccolti e nutrendosi di umani. Ma una speranza rimane: forse un gruppo di coraggiosi ha capito come portarli all’estinzione. Riuscirà Christian Bale a salvare la sua comunità dalla fine del mondo?

Rimanendo fedele all’immagine occidentale della figura del drago, Il Regno del Fuoco dipinge un mondo in bilico a causa dell’invasione di giganteschi draghi sputafuoco, risvegliatisi dopo secoli in letargo sotto terra. Ambientato in Inghilterra, patria delle leggende sui draghi, trae la sua fonte di ispirazione dai racconti medievali, dove queste creature sono un’appendice delle azioni del demonio.

I cavalieri rivisitati in chiave moderna, di cui uno è un Matthew McConaughey in versione barbaresca, cercano di emulare le gesta dei loro predecessori, cercando la gloria e l’onore sconfiggendo il simbolo del male per eccellenza. Basti pensare alla leggenda di San Giorgio, patrono dell’Inghilterra, che sconfisse il drago per liberare i cristiani da quell’onta, simbolo del paganesimo e dell’eterna lotta tra bene e male.

Molto intrigante risulta la trovata dell’alveare per spiegare la moltiplicazione dei draghi: un unico maschio che si accoppia con tutte le altre femmine. Abbatterlo potrebbe significare la sopravvivenza. Il Regno del Fuoco è un gradevole film di serie B, non indimenticabile ma sicuramente piacevole per chi vuole vedere draghi per come se li è sempre immaginati da bambino. Rimane suggestiva l’immagine di una Londra decadente, come draghi che svolazzano per il suo cielo.

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4) La Storia Infinita: il Fortunadrago

Continuiamo una pellicola nostalgica e, ormai, diventata un cult: La Storia Infinita. Film del 1984 diretto da Wolfgang Petersen e tratto dall’omonimo romanzo di Michael Ende, fu uno dei primi film a rappresentare un drago sullo schermo. Stiamo parlando di Falkor, il Fortunadrago. Presente anche nel romanzo originale, il drago è uno dei protagonisti principali dell’avventura nel regno di Fantasia.

Il piccolo Bastian, preso di mira dai bulli, trova un misterioso libro in una libreria. Si nasconde a scuola, deciso a leggerlo perché incuriosito dalla trama. Il Nulla sta avanzando nel regno di Fantasia. Tutto sta scomparendo e svanendo. A risentire è la sovrana del regno, l’Imperatrice che ben presto perirà se tutto il suo mondo continuerà a svanire. La speranza per il regno e i suoi abitanti è riposta in Atreyu, che dovrà affrontare pericoli e terribili sfide per salvare Fantasia dalla distruzione. Per contrastarlo, si mette sulle sue tracce il sanguinario Gmork, gigantesco lupo servo del Nulla.

Falkor non è l’unico drago presente ne La Storia Infinita. I draghi della fortuna fanno parte del regno di Fantasia da sempre. Nonostante l’ambientazione del film richiami il tema fiabesco secondo il quale i draghi sono creature malvage e mangiatrici di umani, Falkor e la sua stirpe non appartengono a questa tipologia.

Ci sono altri draghi che vivono nelle caverne della profondità di Fantasia, malvagi e aggressivi. Il Fortunadrago, invece, diviene ben presto amico di Atreyu, salvandolo dalle paludi della tristezza dove aveva trovato la morte il povero destriero Artax. Falkor è una creatura gentile e intelligente, più vicina ai draghi della tradizione cinese.

Frutto della fusione di più animali reali (coccodrillo, pesce gatto, serpente, uccello), il drago cinese è un essere sinuoso e portatore di buoni auspici, esattamente come Falkor ne La Storia Infinita. Questo si deve al fatto che si ritiene che i draghi portino pioggia per le coltivazioni e proteggano gli esseri umani. Ende si sarà sicuramente ispirato alla cultura orientale per l’idealizzazione del suo Fortunadrago, svolta fondamentale nella missione di Atreyu.

Reso graficamente grazie ad un gigantesco “pupazzo meccanico”, con il grosso della mobilità nella testa, per il movimento di labbra e occhi, Falkor adesso può sembrare obsoleto e grottesco. Contestualizzando, vedere nei primi anni ’80 un drago “vero” volare e parlare era un enorme passo avanti per la cinematografia dell’epoca, emblema di un cinema nostalgico e iconico come quel decennio.

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3) Godzilla II-King of the Monsters: Ghidorah

Nel secondo capitolo del fortunato franchise sul Monsterverse, appare uno degli antagonisti più famosi di Godzilla: Ghidorah, gigantesco drago a tre teste. Il così detto “mostro zero” è un super predatore, molto distante dalla cultura arcaica riguardo i draghi, del quale viene data un’origine ben diversa.

Un gruppo di scienziati, aiutati dalla dottoressa Emma Russel (Vera Farmiga) e da sua figlia Madison (Millie Bobby Brown), risveglia un gigantesco mostro intrappolato nei ghiacci dell’Antartide. Toccherà a Godzilla ristabilire l’ordine naturale delle cose e salvare il mondo dalla distruzione.

Con le fattezze di un enorme drago a tre teste, Ghidorah compare per la prima volta in un film del 1964, attraversando le epoche cinematografiche che hanno seguito le avventure di Godzilla, mostrandocelo sempre come suo principale antagonista. In base alle esigenze narrative dei vari film in cui è protagonista, gli autori hanno fantasticato sulla sua origine.

In King of the Monsters, Ghidorah è identificato come una specie aliena venuta dallo spazio, atterrato sulla terra milioni di anni fa. Un’origine molto interessante per questo magnifico bestione, che si distacca dalle consuetudine secondo la quale i draghi sono esseri che abitano la Terra sin dalla sua origine, custodi un passato nel quale l’uomo non era partecipe.

Mescolando le influenze europee e orientali, il drago a tre teste espone la sua duplice natura: devastatore incontrollabile e, allo stesso tempo, divinità da adorare e rispettare. Il suo scontro con Godzilla ha mandato in visibilio milioni di fan, che da tempo attendevano di rivedere sullo schermo i due giganteschi kaijū darsele di santa ragione. Il tutto, condito con grafiche e CGI degna di questo nome, per un prodotto di altissima qualità.

Nuclear Godzilla vs King Ghidorah | Godzilla: King of the Monsters / credits: Flashback FM

2) Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug

Non poteva mancare uno dei migliori draghi, e villain, visti sullo schermo recentemente: il grande e potente Smaug. Protagonista assoluto della trilogia de Lo Hobbit, questo drago è un personaggio complesso quanto meraviglioso, elevatosi da brutale bestia a creatura senziente e astuta, con una storia alla spalle che solo Tolkien poteva ideare.

Ormai manca poco a Bilbo e i Nani di Erebor per arrivare alla montagna solitaria. Ma tra ragni, elfi del reame boscoso, uomini avari e senza scrupoli non sarà per niente semplice. Nel frattempo, un gigantesco drago sonnecchia dentro la montagna, custodendone gelosamente i suoi tesori. Lo scontro è ormai prossimo.

Nell’antologia tolkeniana, Smaug e gli altri draghi sono stati creati da Morgoth, oscuro signore predecessore di Sauron. Sono tra le creature oscure che parteggiano per gli orchi. Tolkien si è ispirato ai draghi della mitologia norrena, molto più simili a lucertoloni senza ali, per l’idealizzazione del drago sotto la montagna. Egli è l’incarnazione dei peccati veniali dell’umanità: superbo, avaro, lussurioso. Quasi come le “tre fiere dantesche“, Smaug è antropomorfo solo per quanto riguarda la sua moralità.

Ciò ha contribuito ad una magistrale caratterizzazione del personaggio, nel quale si riscontrano tratti umani nonostante la sua mostruosità, rendendolo molto accattivante. Merito, in gran parte, dell’attore che da vita a Smaug, Benedict Cumberbatch, grazie alla tecnica della motion capture, che rende tangibile l’essenza del drago.

Molto fedele alla sua descrizione nel racconto, Tolkien creò Smaug ispirandosi alla Leggenda di Beowulf, mai rinnegando l’influenza del racconto nordico. Beowulf è un eroe della tradizione scandinava che combatte contro giganti deformi e mostri marini e proprio un drago. Il dialogo arguto e di altissimo livello dialettico tra Bilbo e Smaug è ispirato a quello tra Beowulf e il drago della leggenda.

Smaug ha i pregi e difetti dell’umanità, che vengono demonizzati perché accostati alla sua figura. In realtà, sono parte del nostro mondo, non solo del fantasy.

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1) Dragonheart: Draco, l’ultimo dei draghi

Concludiamo la nostra top 5 con uno dei film più iconici e commoventi con protagonisti i draghi: Dragonheart, del 1996. Nominato agli Oscar nella categoria Migliori Effetti Speciali, senza vincere, fu un enorme successo di botteghino e rimane tra i più noti film fantasy degli ultimi trent’anni.

Bowen (Dennis Quaid) ha deciso di abbandonare la via del cavaliere per diventare uno sterminatore di draghi. La sua vocazione è nata dopo che un drago, secondo lui, ha avvelenato il cuore del suo principe, diventato Re Einon. La sua voglia di uccidere lo porterà a trovare l’unico drago rimasto, scoprendo però di aver trovato un amico.

Simbolo di saggezza e valore, il protagonista del film Draco, la cui voce è data da Sean Connery e Gigi Proietti, è l’esatto opposto del suo collega Smaug, rappresentante di valori umani positivi e benefici. Custode dell’Antico Codice dei Cavalieri, è tormentato per averlo infranto aiutando il male, dimorante nell’animo di Einon. Avendo offerto metà del suo cuore per salvare il principe morente, i due sono legati per sempre. Se muore uno dei due, lo faranno entrambi.

Come da programma il tema centrale è la lotta tra bene e male, già trattata in questa articolo. Stavolta, però, sotto una luce più romantica e filosofica. La convivenza, quasi necessaria, delle due forze che lottano sulla terra. Senza il bene non può esserci il male e viceversa; per sconfiggerne uno dei due bisogna sacrificare qualcosa.

Draco sacrifica se stesso, rimanendo fedele all’ideale cavalleresco di anteporre il bene al proprio destino. Nei poemi cavallereschi, per chi ha avuto la fortuna di leggerli, è ricorrente la figura salvifica di eroi come Artù, Lancillotto e altri. Il drago di Drahonheart è strettamente legato a quell’ideale, cosa che gli varrà la gloria eterna nel paradiso dei draghi, sotto forma di costellazione.

Costruito anche sulla figura di Merlino, del quale ne ricorda saggezza e intelligenza, Draco è una meravigliosa rivisitazione di eroismo e epicità, condita con un finale commovente che non guasta mai, ricordato come gli eroi dei quali ha difeso gli ideali.

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Una menzione d’obbligo va fatta anche per la saga di Dragon Trainer, Shrek, I Racconti di Terramare di Miyazaki, lo stesso Signore degli Anelli. Anche loro hanno reso in maniera impeccabile la figura dei draghi. Speriamo di aver reso il giusto elogio a queste splendide creature. Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate.

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