Disney, Harvey Guillén vuole una principessa queer

Nel mondo Disney le cose stanno cambiano, e Harvey Guillén in una sua intervista ha auspicato l'avvio di una nuova fase, con personaggi queer

Disney, Harvey Guillén
Condividi l'articolo

I propositi di Guillén per Disney

Negli ultimi anni Disney sta avendo una svolta sempre più attenta, decidendo di dedicarsi a tematiche e a nuovi modi di narrare che si discostano dai suoi vecchi film di animazione. Si pensi a come nei suoi ultimi prodotti cinematografici l’azienda di produzione abbia preso una direzione più sensibile alle tematiche di rappresentazione di identità, attraverso dei personaggi che fossero in grado di rappresentare sempre di più la realtà e volendo superare i racconti più stereotipati come ha fatto in passato. Harvey Guillén, attore e doppiatore statunitense, ha detto la sua.

In un’intervista alla rivista ComicBook, infatti, l’attore che interpreta Guillermo de la Cruz (il famiglio di What We Do in the Shadows), e che ha prestato la voce a Gabo nel doppiaggio in lingua originale di Wish, ultimo film d’animazione della Disney, ha fatto delle dichiarazioni in merito ai nuovi sviluppi degli studi di animazione. Ripensando ai 100 anni dall’avvio della casa di produzione ha infatti dichiarato: “Penso che stiano facendo passi da gigante nella giusta direzione. Penso che sia difficile ricostruire una ruota che è già stata in movimento per un po’.”

“Ed è difficile pensare a una nuova direzione”, ha poi continuato, “soprattutto nella situazione in cui ci troviamo con il mondo, ma stanno facendo del loro meglio, credo. E a volte queste cose richiedono tempo e sono ottimista”. Guillén nell’intervista ha parlato soprattutto, in maniera favorevole, di come Disney stia cercando di adattarsi ai nuovi tempi, cercando in ogni modo di riuscire a diffondere la giusta rappresentazione. A questo punto, secondo l’attore il prossimo passo sarebbe quello di introdurre personaggi e, soprattutto, protagonisti queer.

LEGGI ANCHE:  Lo script di "Star Wars: episodio IX" sarà rivisto dallo sceneggiatore di "Harry Potter and the Cursed Child"

“Sarebbe fantastico”, ha aggiunto poi, auspicando una Disney ancor più inclusiva di come lo è adesso. “E questa potrebbe essere una realtà. È solo che, come ho detto, ci vuole tempo con cose del genere. La rappresentazione ha richiesto così tanto tempo solo nel cinema in generale, con ogni studio e ogni compagnia. E quindi ci ha portato fin qui per arrivare fin qui, ma guarda quanta strada siamo arrivati”.

E voi, cosa ne pensate?

Fonte: ComicBook

Continuate a seguirci su LaScimmiaPensa