Taylor Swift: diffuse su X immagini porno deep fake realizzate da I.A.

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Taylor Swift nel videoclip (reale) di Lavender Haze, 2023
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Anche Taylor Swift vittima delle pratiche di falsificazione digitale deep fake: le foto diffuse su X hanno sollevato un polverone

Taylor Swift è solo l’ultima di tante celebrità interessate dal fenomeno del deep fake; ossia, per i pochi che non lo sanno ancora, la ricostruzione digitale dell’immagine di una persona famosa senza il suo consenso e in contesti differenti, sarebbe a dire scene, situazioni, filmati in cui egli o ella non sono mai apparsi.

Questo include, naturalmente, anche la pornografia. La tecnologia deep fake è ormai sviluppatissima e con l’ausilio delle sempre più presenti intelligenze artificiali risulta assolutamente convincente, al punto tale da rendere quasi impossibile la distinzione tra la persona vera e la falsificazione.

In questo modo, basta sovraimporre il volto digitalmente ricreato della star a quello di una pornoattrice, ed ecco che la protagonista della foto o del filmino a luci rosse sembra proprio lei, in maniera assolutamente convincente. Simili sono le immagini diffuse su X nelle ultime ore (ora rimosse), con l’hashtag “Taylor Swift AI”.

Questa volta poi a quanto pare non si è trattato di foto pre-esistenti con la faccia della cantante aggiunta sopra, ma vere e proprie creazioni ex-novo affidate appunto ad una I.A., che ritraevano la popstar in varie pose e situazioni osé, per esempio come cheerleader in topless e scritte esplicite sul corpo.

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Le immagini sarebbero sbucate inizialmente (e non sorprendentemente) da Telegram prima di venire diffuse su X, dove sono rimaste visibili a tutti per ben 17 ore prima di venir rimosse secondo le linee guida stesse del social di Elon Musk. Una di esse ha guadagnato sembra ben 45 milioni di views, centinaia di migliaia di like e 24 mila condivisioni.

Per ora c’è stata messa una pezza, ma è chiaro che il problema è molto più grande di quanto molti sarebbero disposti ad ammettere (lo provano i numeri, cioè l’interesse spasmodico dell’utenza) ed ha a che fare con la concezione moderna della pornografia e con le molte porte aperte dai social. Ormai è chiaro che molte di esse conducono verso scenari per nulla piacevoli.

Fonte: The Verge

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