Conker’s Bad Fur Day: il videogioco con il boss fatto di… escrementi [VIDEO]

Conker
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Se non conoscevate questa cosa, vi cambierà la giornata. Ebbene sì: in Conker’s Bad Fur Day c’era davvero un boss fatto di… cacca

Conker’s Bad Fur Day

Conker’s Bad Fur Day è un videogioco per adulti sviluppato da Rare e uscito nel 2001. Potrebbe non sembrare un gioco vietato ai minori per via delle grafiche, molto simili a quelle di un altro classico Rare, e cioè Banjo-Kazooie. Ma i temi affrontati e le scene in questo gioco prendono da un umorismo assolutamente maturo, osé e spesso stomachevole.

Il protagonista del gioco, Conker, è uno scoiattolo rosso che ricorda molti altri animali-mascotte di videogiochi dell’epoca, come Crash o Spyro. Ma di tenero non ha proprio nulla: è volgare, violento e rozzo come il mondo che lo circonda, un mondo che comprende mafiosi, nazisti e persino lo xenomorfo del film Alien.

Il boss di cacca

L’apice di tutto questo è un boss che Conker deve affrontare e che si presenta, con una apposita canzoncina, come “The Great Mighty Poo”, traducibile come Il Grande Possente Cacca. E l’avrete già capito: è letteralmente un enorme mucchio di escrementi. Segue una regolare boss battle, come avverrebbe in qualunque videogioco “normale”.

Questo mostro è il perfetto esempio del tipo di umorismo adulto che Conker’s Bad Fur Day intende esplicitare: in un contesto come quello videoludico che, ai tempi, era considerato ancora per la maggior parte legato a bambini e ragazzi, ritroviamo una volgarità senza pari e non priva di una continua e insistente ironia.

Giù per lo scarico

Per sconfiggere il mostro Conker deve lanciargli della carta igienica in bocca mentre egli la tiene aperta, e nel frattempo il boss seguita a cantare la sua canzoncina come se fosse un’aria di un’opera lirica e per giunta con accento dell’est Europa. Infatti, man mano che la battaglia procede, il ritmo della musica e la melodia si fanno sempre più “balcanici”.

Infine il boss viene sconfitto quando, dopo averlo indebolito e colpito più volte, Conker riesce a tirare lo sciacquone. Il che ha perfettamente senso: il mucchio di escrementi finisce giù per uno scarico mentre lo scoiattolo commenta: “Questo è quello che chiamo uno spasmo intestinale!”

Adulti e bambini

Quello di Conker’s Bad Fur Day rimane un esperimento videoludico dai tratti unici: non apertamente adulto ma nemmeno adatto ai più piccoli, impostato invece su una sorta di via di mezzo. Non ci sono scene di sesso esplicite momenti particolarmente sanguinolenti, ma anche così non è un gioco che faremmo giocare ai nostri figli prima di una certa età.

Il contrasto tra le grafiche cartoonistiche, tutt’altro che realistiche e reminiscenti anzi del candore di certi prodotti animati per l’infanzia, accentua ancora di più questo aspetto. Il gioco può essere traumatico quanto paradossalmente divertente proprio perché, nell’aspetto, si presenta innocuo e colorato. Ma basta giocarci un po’ per capire che le cose non stanno affatto così.

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