Nikola Tesla e l’esperimento segreto sul viaggio nel tempo

Tesla
Tesla nel 1891. Credits: Wikipedia
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Un aneddoto su Nikola Tesla davvero incredibile: nel 1895 sarebbe stato il primo viaggiatore del tempo

Tesla primo viaggiatore nel tempo?

Il viaggio nel tempo è un argomento che affascina l’uomo fin dalla nascita della moderna tecnologia. Molta narrativa e molto cinema si sono immaginati il viaggio nel tempo attuato in moltissimi modi differenti, da Star Trek a Ritorno al Futuro, in maniera astratta e inspiegabile o strettamente tecnologica.

Ebbene, secondo un famoso aneddoto diffuso in rete, il primo vero viaggiatore del tempo sarebbe stato nientemeno che Nikola Tesla, il geniale inventore che tra ‘800 e ‘900 compì ricerche incredibili in tutti i campi e ancora oggi è sinonimo di genio, innovatore e individuo capace di guardare oltre ogni limite.

La teoria

Non sappiamo quanto Tesla effettivamente avesse in testa il viaggio nel tempo durante i suoi esperimenti, o quanto stesse semplicemente tentando varie possibilità in più direzioni. Non è forse un caso che l’anno che ci interessa, il 1895, fu anche l’anno in cui H.G. Wells pubblicò il famoso romanzo The Time Machine, il primo vero racconto moderno a tema.

Ma cosa accadde? Ebbene: nel marzo del 1895 l’inventore conduceva ricerche con i suoi trasformatori, le famose bobine di Tesla, creando campi magnetici rotanti ad alto voltaggio; i quali, secondo lui, avrebbero potuto aprire una breccia nel continuum tempo-spazio, creando una “porta” verso altre realtà temporali.

L’esperimento / incidente

Pura fantascienza, certo, ma conoscendo Tesla non possiamo affermare con certezza che non ci credesse, magari anche solo in segreto. Né possiamo essere certi che in queste sue ricerche non ci fosse qualcosa di davvero mirato in tal senso. In ogni caso, l’esperimento finì quasi in tragedia quando in un (quasi) tragico incidente l’inventore venne colpito da una scarica di 3.5 milioni di volt.

Questo, almeno, è ciò che raccontò a un reporter del New York Herald, che lo trovò profondamente “scosso” in un cafè: “Ho paura che non mi troverete molto di compagnia stasera. Il fatto è che oggi sono quasi rimasto ucciso. La scintilla è saltata tre piedi attraverso l’aria e mi ha colpito qui, sulla spalla destra. Se il mio assistente non avesse spento la corrente istantaneamente, sarebbe stata la mia fine”.

Veridicità

Le fonti riguardanti questo incidente sono scarse e non troppo affidabili, per cui è difficile sapere se le cose siano andate veramente così. Posto di poter credere che un uomo possa sopravvivere illeso dopo una scarica simile, quel che racconta Tesla ha ancora più dell’incredibile e ci fa entrare ancora di più nel campo della fantascienza.

Vero è, però, che il 13 marzo 1895 uno dei suoi laboratori a New York venne effettivamente distrutto da un incendio (informazione questa verificata), al punto che il quarto piano crollò fino al secondo, distruggendo modelli, appunti e ricerche. Può essere che i due eventi siano stati collegati, o può essere anche che il primo sia stato utilizzato come spiegazione fantasiosa del secondo.

Passato, presente e futuro

Detto ciò, arriviamo alla parte che più ci interessa: che cosa avvenne, secondo l’aneddoto, quando Tesla venne colpito dalla scarica? Ebbene, pare che l’inventore finì per trovarsi istantaneamente al di fuori del suo time-frame di riferimento, dichiarando di poter vedere “il passato, il presente e il futuro” tutto in una volta.

La condizione, però, era critica: intrappolato all’interno del campo elettromagnetico, Tesla non poteva muoversi ed era completamente paralizzato, in teoria destinato a restare così per sempre se l’assistente non avesse spento la corrente. Una storia incredibile, e affascinante. Per quanto, appunto, stentiamo a crederci, un dubbio ci rimane ancora: se davvero Nikola Tesla fosse stato il primo viaggiatore del tempo nella storia?

Fonte: The Anderson Institute

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