Stanlio e Ollio: la produzione da incubo del loro ultimo film, Atollo K

Stanlio e Ollio
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Atollo K fu l’ultimo film di Stanlio e Ollio: uscito nel 1951, fu per la coppia un’esperienza tremenda e anche una fine di carriera indegna

Stanlio e Ollio

Stan Laurel e Oliver Hardy, noti in Italia come Stanlio e Ollio, sono stati una delle coppie comiche più popolari nella storia del cinema. Il piccolo e piagnucolone Stanlio e il grosso e burbero Ollio hanno fatto la storia della slapstick comedy, iniziando nell’era del cinema muto e terminando la loro carriera nel secondo dopoguerra.

Il loro ultimo film, Atollo K, è una produzione italo-francese del 1951. Le riprese furono segnate da ogni tipo di problemi e il risultato è un film che rende davvero poco giustizia alla storia del duo, ponendo la parola fine alla loro parabola con una commediola a sfondo politico piuttosto noiosa.

Il regista segreto

Le riprese sarebbero dovute durare quattro mesi nel 1950, ma andarono avanti alla fine per altri nove mesi. I problemi furono infiniti: Stanlio e Ollio non riuscivano a comunicare con il regista francese, Léo Joannon. Il quale, poi, aveva un modo tutto suo di lavorare: si dice che passò tre giorni a filmare solamente un lago perché era “il lago più fotogenico che avesse mai visto”.

Nel mezzo della produzione venne fatto intervenire il regista americano John Barry, black-listato da poco in America per via del maccartismo. Il suo lavoro nel film venne però tenuto segreto, e non riconosciuto ufficialmente fino al 1967. Il regista stesso non dichiarò il suo contributo all’epoca, per paura delle reazioni negli Stati Uniti.

Le malattie

Ai tempi delle riprese Stan e Ollie erano entrambi attorno alla sessantina, e malati. Stan soffriva di diabete, aggravato sul set da colite, dissenteria e un’ulcera prostatica. Dovette essere ricoverato in un ospedale francese dove, stando a sua moglie Ida, le condizioni erano talmente carenti che lei stessa dovette intervenire per sostituire una infermiera assente.

Risultato: per gran parte della produzione Stan poté lavorare solo per venti o trenta minuti alla volta. Per quanto riguarda Ollie, dovette ricevere cure per via del battito del cuore irregolare e una influenza. Inoltre ai problemi si aggiunse anche l’attore italiano Adriano Rimoldi, che cadde da uno yacht e dovette restare fermo per un mese, ritardando la conclusione delle riprese ulteriormente.

La fine

Il film uscì nel 1951 e incontrò uno scarsissimo successo. Le scene del duo sono soffocate dalla trama inconsistente e vaga, mentre ci furono problemi anche per il doppiaggio in inglese e la distribuzione, con un totale di sei versioni diverse uscite in differenti paesi. Di conseguenza, la ricezione critica fu tremenda.

Ancora oggi Atollo K viene ritenuto un ultimo film assolutamente inadatto come conclusione della sfolgorante carriera del duo. Di fatto, anzi, fu il film stesso a porvi fine. Ollie morì nel 1957, e Stan non poté ricevere un Oscar alla carriera nel 1960 a causa delle condizioni di salute, e morì nel 1965. La cosa importante: ancora oggi entrambi vengono ricordati con immenso affetto da tutti.

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