Oppenheimer, Spike Lee parla di una mancanza del film

Parlando al Washington Post, Spike Lee ha fatto un appunto su Oppenheimer di Christopher Nolan

oppenheimer, recensione
Condividi l'articolo

Oppenheimer, nuova fatica di Christopher Nolan che vede Cillian Murphy nei panni di Robert Oppenheimer, fisico americano che con i suoi studi ha portato all’invenzione della bomba atomica (qui la nostra recensione) è sicuramente uno dei film dell’anno. La pellicola sta ottenendo grande riscontro di critica e pubblico e non stanno mancando gli elogi da parte di colleghi e addetti ai lavori. Recentemente sulla pellicola si è espresso anche Spike Lee cha detto la sua sul film, facendo un appunto al lavoro di Nolan.

[Nolan] è un regista eccezionale… e questa non è una critica. È un commento – ha detto Spike Lee, parlando al Washington Post. Visto che Oppenheimer dura tre ore, avrei voluto vedere qualche minuto in più su quello che è successo al popolo giapponese. La gente è stata vaporizzata. Molti anni dopo, le persone eran ancora radioattive. Non è che Nolan non abbia il potere per farlo, dice lui agli studios cosa fare. Mi sarebbe piaciuto che la fine del film mostrasse quello che ha fatto, sganciando quelle due bombe nucleari sul Giappone. Questo che dico è puro amore. Scommetto che [Nolan] potrebbe dirmi alcune cose che cambierebbe riguardo a Fai la cosa giusta e Malcolm X

Queste parole di Spike Lee arrivano pochi giorni dopo gli elogi fatti al film da Denis Villeneuve e Paul Thomas Anderson. Il regista di Dune ha dichiarato di sapere che Oppenheimer fosse un “capolavoro” dopo averlo per la prima volta.

È arrivato a un successo tale che ha superato di gran lunga le mie aspettative. È un film di tre ore in cui le persone parlano di fisica nucleare – ha detto a AP. Il futuro del cinema è l’IMAX e i grandi formati. Il pubblico vuole vedere qualcosa che non può avere a casa, che non può avere in streaming. Vogliono vivere un evento.

C’è questa convinzione che i film, nella mente di alcune persone, siano diventati contenuti invece che una forma d’arte. Odio la parola “contenuto”. Il fatto che film come Oppenheimer escano sul grande schermo e diventino un evento riporta alla ribalta l’idea che si tratta di una forma d’arte straordinaria che deve essere vissuta nei cinema.

Anderson ha invece dichiarato alla stessa pubblicazione:

A livello nazionale, i 25 schermi IMAX da 70 mm [per Oppenheimer ] hanno incassato circa 20 milioni di dollari; le sale standard da 70 mm hanno incassato oltre 14 milioni di dollari. Quando se un regista bravo come Chris ti punta il dito e ti dice dove andare, tu ascolti. E il pubblico è stato ricompensato per questo. Conosco alcuni appassionati di cinema che hanno guidato da El Paso a Dallas per vedere bene il film. Sono circa 18 ore andata e ritorno.

Non credo che ci sia nessuno che potrebbe non essere d’accordo: vedere Oppenheimer su pellicola è un’esperienza superiore sotto ogni aspetto. Per non parlare del fatto che le persone sono stanche di chiedersi: “Perché dovrei andare al cinema a guardare la TV?” Bella domanda. Non è più necessario. Direi che questo è il modo che ha la natura di guarirci della natura.

Che ne pensate?

Seguiteci su LaScimmiaPensa