Influencer: quanto contano? Il 57% degli italiani acquista in base ai loro consigli

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L’attività comunicativa degli influencer ha un ascendente sempre maggiore sulle abitudini di consumo degli italiani. Lo dicono i dati

Domanda: a cosa servono gli influencer e che cosa fanno? Una domanda che in molti si saranno posti e si porranno ancora. Ebbene, ecco una risposta: il ruolo di questi personaggi sui social è sempre più prominente specie riguardo, nessuna sorpresa, alla pubblicità. Gli influencer incidono infatti considerevolmente sulle abitudini di acquisto degli italiani.

Secondo quanto riportato da Vanity Fair, ben 28 milioni di italiani, ossia il 76% della popolazione tra i 16 e i 65 anni e quasi la metà della totalità, segue almeno un influencer; in 21 milioni ne seguono più di due. Inoltre, di costoro il 40% dichiara di capire come i messaggi degli influencer possano essere proposti non come contenuti autentici ma come contenuti costruiti secondo logiche di marketing.

In pratica, anche se molti di coloro che seguono gli influencer lo fanno attribuendo loro il ruolo di voci “veritiere” e affidabili (per non dire quello di “amici virtuali”) in un mondo comunicativo e informativo sempre più caotico, sono ben di più quelli che capiscono, accettano e comprendono come non si tratti altro che di un nuovo tipo di imprenditori e pubblicitari, che agiscono solo in base a un ritorno di immagine e perciò economico.

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Basti pensare al fatto che il 57% del pubblico, cioè più di 21 milioni di persone in Italia, acquista preferibilmente prodotti sponsorizzati dagli influencer. Di che prodotti parliamo? Principalmente la popolazione sopra i 60 anni predilige prodotti di bellezza e moda, mentre la Generazione X (40 – 60 anni) segue anche consigli relativi a cucina e cinema.

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