Elodie spegne le polemiche sulle sue foto Nuda

Parlando con il Corriere della Serie, Elodie ha risposto alle polemiche relative ai suoi ultimi scatti senza veli

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Credits: Elodie, Instagram
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Hanno fatto molto discutere negli ultimi giorni gli scatti senza veli con i quali Elodie ha presentato il suo nuovo album (qui per vederle). La cantante ha voluto rispondere alle molte critiche ricevute mettendosi a sedere con Il Corriere della Sera. In particolare la sua analisi è partita dalla creazione del grande fumettista Milo Manara ha fatto della sua foto e che userà come copertina dell’album.

Con quella foto sapevo che avrei fatto discutere: mi diverte infastidire. Manara ha cambiato la mano che tenevo in modo pudico per coprirmi e l’ha trasformata in un pugno, un gesto di forza. Quel gesto dice “il corpo è mio”, il corpo diventa manifesto politico e basta andare qualche chilometro a oriente per capire perché lo dico. Mi sento una donna libera che usa la propia voce. Qualcuno si è chiesto che bisogno ci fosse di fare quello scatto, invece secondo me in questo momento c’è proprio bisogno di dire che siamo libere di scegliere come usare il nostro corpo. Voglio essere libera di esprimermi a 360 gradi, di giocare con la mia immagine che ritengo importante quanto la musica in un momento storico in cui siamo molto rigidi verso le scelte libere

Parlando delle dichiarazioni di Giogrgia Meloni che ha dichiarato, in occasione dei recenti episodi di violenza sessuale, che le donne devono avere la testa sulle spalle, Elodie ha detto

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Ho già detto altre volte cosa penso di lei e non ci torno oggi… La testa sulle spalle bisogna averla tutti i giorni… Bisogna essere lucide, ma non è giusto avere paura. E ne ho pieni i cogl… dei discorsi sulla fragilità degli uomini che si sentono minacciati. L’uomo ha paura della donna perché la donna crea, perché vede in noi qualcosa di meglio

La cantante ha poi parlato della mascolinità tossica nei testi di alcuni colleghi.

C’è anche qualità, ma in molti casi sembra fatta da chi ha pochi pensieri nella testa ma è anche specchio di una realtà diffusa, un modo vecchio di essere etero. Io con uno di loro non ci collaborerei. Anzi li accompagnerei a scuola per mano e gli spiegherei qualcosa. Spero che le colleghe che hanno fatto dei feat con loro gli abbiano insegnato qualcosa

Che ne pensate?

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