Infatti, tutte o quasi, le serie tratte da manga o anime create in precedenza hanno completamente fallito. Per questo il pubblico inizia a non avere più molta fiducia in questi prodotti. Dopo il fallimento di Death Note e quello di Cowboy Bepop, Netflix ci riprova con un progetto ambizioso, la serie live-action dedicata a One Piece.
One Piece: trasporre tutti gli episodi potrebbe rivelarsi un errore
L’ambizioso progetto di Netflix di portare One Piece sulla piattaforma streaming ha iniziato il suo conto alla rovescia. Infatti, il 31 agosto arriverà la prima stagione dedicata a Luffy ed alla sua ciurma. Saranno 8 gli episodi che arriveranno sulla piattaforma streaming, da circa un’ora l’uno, troppo pochi per trasporre anche solo la metà dell’inizio dell’avventura della ciurma di Cappello di Paglia.
La prima stagione dovrebbe arrivare a coprire fino allo scontro con un villain instabile e feroce, ovvero il temibile Arlong. La storia racconterà dal momento in cui Luffy conosce Zoro a Romance Down, fino al primo grande scontro della serie, ad Arlong Park, contro l’uomo pesce. Questa prima stagione ricoprirà 44 episodi in 8 puntate del live-action. Sicuramente un minutaggio troppo corto per adattare un’opera così maestosa.
Qui arriviamo al primo problema della serie, in quanto la trasposizione diventa difficile se si vuole raccontare la storia come nel manga. Fino a questo momento, l’anime di One Piece ha una durata totale di 419 ore, e si rischierebbe di tirare per le lunghe l’opera, seguendo le vicende così come raccontate da Oda. Quindi molto probabilmente gli eventi dell’opera originale saranno tagliati o velocizzati, e si potrebbe e perdere il senso dell’oepra originale.
I personaggi dell’opera hanno delle particolarità che in una serie tv potrebbero stonare
Abbiamo già visto dal trailer che la trasposizione potrebbe avere non pochi problemi. Soprattutto perché in One Piece ci sono molti personaggi con caratteristiche fisiche particolari, che in una serie live-action potrebbero essere difficile da trasporre. Prendiamo Buggy – Il Clown, per esempio: il potere “PuzzlePuzzle” del villain in un anime funziona, ma in live-action potrebbe non rendere benissimo. Ancora non possiamo giudicare appieno solo dal trailer, ma è evidente che qualcosa non va.
Stessa cosa per la rappresentazione di Arlong. L’uomo Pesce che vediamo qualche secondo dal trailer è ingombrante, con un trucco che rischia di diventare fin troppo finto, però l’unico modo per trasporlo in live-action era questo. I poteri che caratterizzano i diversi personaggi, in primis quello di Luffy non saranno facilmente replicabili, come abbiamo anche visto dalle prime immagini di Cappello di Paglia durante un combattimento. La CGI deve essere perfetta, per evitare l’effetto She-Hulk, con grafica terrificante, stile PlayStation 1.
Mostri e Potere dei Frutti del Diavolo: la CGI potrebbe stonare
Un problema, come detto, quello della CGI. Purtroppo One Piece è una serie basata su poteri e scontri con mostri ed avversari dalle abilità particolari e dall’aspetto alquanto bizzarro. Nell’anime funziona perfettamente, facendo di One Piece uno degli anime più amati e seguiti degli ultimi anni che va avanti ormai da quasi 20 anni.
La realizzazione dell’uso del frutto GomGom, durante gli scontri è difficile da mettere a schermo, in quanto si perde quella sensazione di realtà che dovrebbe avere la pelle reale. In alcuni momenti, invece, rende alla perfezione, come vediamo dal trailer quando Luffy si tira la guancia. Il problema grosso è negli scontri, qui si vede tanto, troppo, che la realizzazione in CGI dei pugni non è stata perfetta. Stesso discorso per il potere di Buggy, i pezzi che lo compongono che gli si staccano dal corpo, non rendono moltissimo sullo schermo. Un prodotto, che a nostro parere, non si adatta ad una trasposizione in live-action proprio per colpa delle numerose creature e dei diversi poteri che si incontrano durante il cammino della storia.
One Piece: una serie live-action della quale non si sentiva il bisogno
Tutti i fan di One Piece, appena saputa la notizia della serie live-action, si sono immediatamente chiesti se sarebbe stata un buona idea trasporre un prodotto così importante e di difficile realizzazione come l’opera di Oda. Sicuramente Netflix veniva dai vari esperimenti fallimentari di alcuni manga, ma anche quello riuscito alla perfezione di un amatissimo fumetto come The Sandman.
La piattaforma streaming ha voluto puntare moltissimo su questa serie, investendoci anche parecchio a livello di budget. One Piece sarà la serie diamante dell’estate, che punterà anche a far avvicinare nuove persone all’anime. Il rischio è altissimo, perché un altro passo falso, dopo quelli degli ultimi mesi, soprattutto dopo aver bloccato la condivisione degli account, potrebbe portare Netflix ad un punto di non ritorno.
La speranza di tutti i fan e degli appassionati del manga ideato da Eiichiro Oda, è che si mantenga quell’atmosfera piratesca, colorata e divertente che ha sempre caratterizzato One Piece e che potrebbe perdersi in una trasposizione. La presenza dello stesso Oda nella realizzazione della serie potrebbe essere positiva. Fateci sapere voi cosa ne pensate. Quanto attendete la serie tv? Siete contenti di vedere Luffy e compagni in live-action? Scrivetecelo con un commento.