Fonda: “Un regista voleva fare sesso per vedere gli orgasmi”

In un recente episodio di "Watch What Happens Live" , Jane Fonda ha raccontato un aneddoto riguardante il regista francese René Clément

Jane Fonda
Credits: Rayl TV / YouTube
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Jane Fonda nell’arco della sua lunghissima carriera è divenuta una sex symbol mondiale. E per questo motivo ha ricevuto negli anni anche moltissime avance. In un recente episodio di Watch What Happens Live, l’attrice ne ha raccontato di un imbarazzante, ma allo stesso tempo divertente scambio di battute avuto con René Clément, regista che l’ha diretta nel 1964 nel film Crisantemi per un delitto nel quale ha recitato accanto a Alain Delon e Lola Albright.

Quando infatti il conduttore di Andy Cohen, ha chiesto a Jane Fonda di nominare “un uomo di Hollywood che ha cercato di venire a letto con te una volta e che hai rifiutato”, l’attrice ha risposto: “Il regista francese René Clément”.

Beh, voleva venire a letto con me perché ha detto che il personaggio doveva avere un orgasmo nel film e aveva bisogno di vedere come erano i miei orgasmi. Lo ha detto in francese e io ho fatto finta di non capire. Ho altre storie per te, ragazzo, [ma] non abbiamo tempo

Alla domanda su chi fosse il più grande misogino di Hollywood, l’attrice ha risposto: “Mi appello al quinto“.

I commenti di Jane Fonda arrivano durante un periodo di intenso controllo sull’industria cinematografica francese durante il festival di Cannes, con alcune donne che affermano che l’industria continua a perpetuare la misoginia e gli abusi sessuali. In particolar modo hanno fatto molto scalpore le parole di Adele Haenel che ha dichiarato di essersi ritirata dall’industria cinematografica per motivi politici e ha affermato che Cannes era “pronta a fare qualsiasi cosa per difendere i propri capi stupratori”, citando Polanski, Gerard Depardieu e Dominique Boutonnat.

Thierry Fremaux, direttore artistico del Festival, durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione ha parlato delle parole della Haenel, definendo le sue accuse radicali false.

Se pensaste che questo è un festival per stupratori, non sareste qui ad ascoltarmi, non vi lamentereste di non riuscire ad ottenere i biglietti per le proiezioni – ha detto parlando direttamente con i giornalisti.

Che ne pensate?

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