The Last of Us: differenze tra gioco e serie nell’episodio 8

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Il nuovo episodio di The Last of Us ha ripreso uno dei momenti principali del gioco Naughty Dog: ecco come lo ha interpretato

Inverno: così The Last of Us introduceva la parte della storia di Ellie e Joel che abbiamo visto ricostruita nell’ultimo episodio della serie HBO, il numero 8. Ripartiamo dalla fine del precedente: Joel è rimasto gravemente ferito ed Ellie deve prendersi cura di lui, cercando di farlo guarire.

Un compito non facile, perché per la prima volta grava tutto sulle sue spalle e non si parla solo della salute di Joel ma della loro stessa missione: infatti la ragazzina potrebbe essere l’ultima vera speranza per sconfiggere l’infezione. Le cose si complicano quando, in cerca di cibo, Ellie uccide un cervo e si palesano due uomini che lo reclamano per il loro gruppo.

Per coincidenza si tratta del medesimo gruppo al quale appartenevano i figuri che avevano aggredito (e ferito) Joel all’Università del Colorado (nell’episodio 6): e, dato che difendendosi Joel ne aveva ucciso uno, essi cercano vendetta. Soprattutto la loro guida, il temibile David, sembra più malintenzionato di quel che sembra.

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Dopo essersi rivelato infatti David fa in modo di rapire Ellie, dopo che la ragazza è riuscita a fare avere a Joel la penicillina ottenuta in cambio del cervo in uno scambio ricco di tensione. Joel si riprende per miracolo e sconfigge gli uomini del gruppo di David, avventurandosi alla ricerca della ragazza.

La quale, prigioniera di David e dei suoi deliri pseudo-religiosi, si accorge orribilmente di essere tenuta in ostaggio da un gruppo di cannibali. E starà a lei riuscire a liberarsi, venendo a compromessi con la sua umanità e affrontando una lotta terribile che diviene per lei un brutale rito di passaggio, non per niente parallelo all’evoluzione violenta del carattere di Joel.

Ovviamente niente succede per caso e la lotta con David e i cannibali serve a spiegare come e perché i caratteri dei due protagonisti si induriscono, inaridendosi e accumulando rancore e voglia di vendetta. In questo senso lo stesso ascendente di Joel su Ellie non è ovviamente da sottovalutare.

Nel videogioco avvengono più o meno le stesse cose che vediamo nell’episodio, ma necessariamente tutte le sequenze sono molto più estese e coinvolgono combattimenti prolungati. Ellie e David combattono anche contro degli infetti, motivo per il quale inizialmente ella si fida di lui, prima della sua rivelazione riguardo il legame del suo gruppo con lei e Joel.

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Nel gioco la componente “religiosa” delle convinzioni di David è molto meno marcata, e non vediamo lo spaccato della vita di comunità al di sotto della sua guida che invece ci viene fornito nell’episodio. Anche il ricorso al cannibalismo è più sottile nel gioco, mentre nella serie ci viene presentato con risvolti scioccanti e rivoltanti.

Nell’episodio otto anche la famosa caccia al cervo di Ellie viene ridotta all’osso, ovviamente per motivi narrativi. Nel gioco è ben più prolungata e ci dà modo di apprezzare tutte le sfumature della crescita della ragazza data la difficile situazione in cui si ritrova, tra intraprendenza, ingenuità e forza di volontà ferrea.

In ogni caso in entrambe le versioni il momento rimane segnante sia per Ellie che per Joel; allo stesso modo il villain David è perfettamente caratterizzato come personaggio apparentemente innocuo ma in realtà estremamente pericoloso proprio per via della natura “umana” della sua malvagità. Ancora una volta, un adattamento magistrale.

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