Delevingne: “Sempre stata queer, ma ho vissuto da etero”

Intervistata da Variety, Cara Delevingne ha parlato della sua identità di genere spesso nascosta

Cara Delevingne
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Da poco su Hulu è arrivato Sex Planet, documentario che riguarda attività tipicamente riservate alla sfera privata, esplorando in ogni episodio una domanda diversa sull’orientamento sessuale e l’identità di genere e che vede protagonista Cara Delevingne. L’attrice di Only Murders in the Building ha rilasciato per l’occasione un’intervista nella quale ha parlato del suo entusiasmo per lo show.

Questo è sempre stato qualcosa che mi è interessato fare, affrontare questo argomento – spiega la Delevingne. Semplicemente non capivo davvero come, o cosa ci sarebbe voluto. Quando mi è stato chiesto dello show per me non era nemmeno un sì. Ho detto subito: “Quando lo facciamo?”. Ero piuttosto coinvolta nella pianificazione, ma c’erano molte cose che volevo fossero una sorpresa. Non volevo conoscere ogni dettaglio. Quante persone, l’ambientazione, com’era. C’erano cose che dovevano essere realistiche. 

Andando avanti la Delevingne ha parlato anche della sua identità di genere, riscoperta grazie allo show.

Parlandone nello show, non lo sentivo in quel momento, ma so che ci ero passato. Penso che ogni persona queer abbia attraversato un periodo di vergogna, o almeno non capisca chi è e senta di non appartenere. Era qualcosa che ho sempre sentito. Stavo rievocando quella sensazione. Fare lo show mi ha riportato alla mente molti ricordi di come fosse così diffuso nella mia infanzia, nella mia adolescenza e anche nei miei 20 anni.

Fare lo show mi haperto a così tanto. Ad esempio, sono sempre stato queer, sì, ma ho vissuto uno stile di vita molto etero. Non facevo parte della comunità tanto quanto avrei voluto. Sostenere è una cosa, ma essere parte della comunità e godersi e celebrare la propria diversità. Mi sento come se l’avessi fatto per la prima volta, ed è stato fantastico. Vedere altre persone così orgogliose e così a loro agio con chi sono mi ha ispirato così tanto. Spero davvero che le persone lo capiscano da questo. E non è solo essere queer; è essere orgoglioso di chi sei come persona, non importa come ti definisci.

Che ne pensate?

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