Lazza – Sirio (Concertos), il nuovo album in acustico | RECENSIONE

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Lazza: una carriera e conoscenza musicali degne di nota

Nome di battesimo: Jacopo Lazzarini, classe 1994. Rapper, musicista e produttore discografico. Il 16 novembre esce il nuovo album Sirio (Concertos): un remake in chiave classica dell’omonimo album uscito l’8 Aprile di quest’anno. Da sempre appassionato all’hip-hop, Lazza nasce come pianista con tanto di diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

Comincia la propria attività come rapper nel 2009, ma acquisisce notorietà dal 2012 grazie al collega Emis Killa. Quest’ultimo, infatti – come raccontato anche da Lazza a Dikele in Basement Cafè, il 4 Novembre 2020 – rimase ammaliato dalle sue produzioni, ai tempi rese note da YouTube. Tanto da invitarlo a registrare in studio da lui, durante un loro incontro a un concerto a Milano.

Negli ultimi anni Lazza vede il proprio successo accrescersi sempre di più: questo grazie alle collaborazioni con autori e produttori quali Fabri Fibra, Young Miles, Tedua, Izi, Guè Pequeno (solo per citarne alcuni). Coadiuvante è anche lo stretto rapporto con la Machete Prod. ed Hell Raton (produttori di cantanti quali thasupreme e Mara Sattei).

In concomitanza aumentano anche le apparizioni in televisione: è ospite alla finale di X Factor 2020 (la stessa che vede Hell Raton tra i quattro giudici), per poi esibirsi anche alla semifinale di quella del 2022. È anche tra gli artisti ad aggiudicarsi il palco dell’ultimo concerto del primo maggio e lo rivedremo presto tra i big in gara a Sanremo 2023.

Sirio: un album da record per Lazza

Pubblicato l’8 aprile 2022, Sirio conferisce al rapper italiano due dischi di platino e il primo posto nella classifica FIMI Album. La produzione di Low KiddDrillionaire e Young Miles, vede anche la partecipazione di grandi interpreti della scena rap e hip hop del nostro paese, tra cui Sfera Ebbasta.

Il singolo Piove, che vede un featuring proprio con quest’ultimo, raggiunge il primo posto della classifica Top Singoli di FIMI dopo poche settimane dall’uscita dell’album. Le diciassette tracce da cui è composto seguono le regole classiche del rap e dell’hip hop: poco strumentale, suoni principalmente elettronici, charlie in 6/8 tipico della musica trap e autotune.

La particolarità, tuttavia, sta proprio nel numero di tracce: ultimamente gli album tendono ad avere in media un numero di canzoni compreso tra 10 e 13. Diciassette porta questo numero più in alto, quasi a raggiungere i lavori dei grandi artisti nei primi anni 2000. Sirio è quindi la ricetta perfetta per fare breccia nella Gen Z, a cui probabilmente artisti come Lazza si avvicinano di più.

Sirio (Concertos) vs Sirio: gli strumenti classici incontrano il rap

Lazza pubblica il 16 novembre 2022 Sirio (Concertos): un reprise del proprio album omonimo precedente in chiave più classica. Nella tracklist ci sono 8 tracce delle 17 originali (mancano all’appello OV3RTURE, SOGNI D’ORO, BUGIA, CINEMA, JEFE, TOPBOY, PUTO, PALI e REPLAY). Tutte sono riarrangiate per essere interpretate con pianoforte, archi e voce.

Lazza cerca quindi di avvicinare la propria audience (e probabilmente anche le generazioni un po’ più vecchie) al proprio sound e alle proprie origini classiche. Il risultato: un album con voce rap e base strumentale classica, ma un po’ più vicina alla musica pop (giustificabile dalla necessità di mantenere una struttura melodica senza sconvolgimenti e lineare).

Ascoltati in comparazione, Sirio (Concertos) si presenta quasi come un album di ballads, che si discosta dallo stile dirompente e “aggressivo” del cantante, conferendogli delle sfumature più intime e malinconiche. Ci sono solo due pecche in tutto questo. La prima: l’assenza delle collaborazioni e delle influenze artistiche dell’album precedente, così come la necessità di creare una base più “pop”, privano l’album di colpi di scena.

La seconda: uso e abuso di autotune. L’autotune può essere uno strumento così come una maledizione. Se utilizzato con giusta quantità e qualità, può riempire la voce del cantante e creare un insieme con gli strumenti o la base musicale. Nel caso di Lazza, però, questo uso diventa eccessivo (anche nelle esibizioni dal vivo).

Se l’obiettivo di quest’album doveva essere mostrare Lazza con un sound più “naturale”, questa atmosfera viene leggermente distorta dalla voce perennemente in autotune. Speriamo che Lazza possa avere la meglio nel suo esordio a Sanremo 2023, nel mentre godetevi il nuovo album e continuate a seguirci su LaScimmiaSente.

A cura di Luca Bellomo