The Old Man: Recensione della serie con Jeff Bridges

Ecco la nostra recensione di The Old Man, nuova serie TV FX disponibile su Disney Plus che vede protagonista un grande Jeff Bridges

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Su Disney Plus è appena arrivato l’ultimo episodio di The Old Man, nuova miniserie FX, basata sull’omonimo romanzo del 2017 di Thomas Perry e che vede protagonista un grandissimo Jeff Bridges. Si tratta di un ottimo prodotto nel quale spiccono senza dubbio le performance attoriali non solo del celebre Drugo del Grande Lebowski ma anche di tutti i comprimari come l’immarcescibile John Lithgow. Dopo aver visto con piacere i sette episodi del quale questa miniserie è composta siamo finalmente pronti a parlarvene.

The Old Man, il Trailer

The Old Man: il Cast

Principale

  • Jeff Bridges nel ruolo di Dan Chase/Henry Dixon/Johnny Kohler
  • John Lithgow nel ruolo di Harold Harper
  • EJ Bonilla nel ruolo di Raymond Waters
  • Bill Heck nel ruolo del giovane Johnny Kohler / Dan Chase
  • Leem Lubany nel ruolo del giovane Belour Hamzad (nata Daadfar)
  • Alia Shawkat nel ruolo di Angela Adams / Emily Chase / Parwana Hamzad
  • Gbenga Akinnagbe nel ruolo di Julian Carson
  • Amy Brenneman nel ruolo di Zoe McDonald

Ricorrente

  • Hiam Abbass nel ruolo di Belour Hamzad (nata Daadfar) / Abbey Chase
  • Kenneth Mitchell nel ruolo di Joe
  • Joel Gray nel ruolo di Morgan Bote
  • Pej Vahdat nel ruolo del giovane Faraz Hamzad
  • Noor Razooky nel ruolo del giovane Kaftar
  • Echo Kellum come Mike
  • Jessica Harper nel ruolo di Cheryl Harper
  • Rowena King nel ruolo di Nina Kruger

Guest Star

  • Christopher Redman nel ruolo del giovane Harold Harper
  • Jessica Parker Kennedy come donna alla fermata dell’autobus
  • Faran Tahir nel ruolo di Rahmani
  • Rade Serbedzija nel ruolo del vecchio Suleyman Pavlovic
  • Jacqueline Antaramian come Donna Anziana
  • Navid Negahban nel ruolo di Faraz Hamzad

The Old Man: la Trama

Dan Chase è un ex agente della CIA che vive fuori dagli schemi nel Vermont da trent’anni. Dopo aver ucciso un intruso che irrompe nella sua casa, è costretto a nascondersi. Mentre è in fuga, affitta una stanza da Zoe McDonald, con la quale è costretto a collaborare mentre scappa dall’FBI che è in contatto con un pericolosissimo signore della guerra afghano col quale Chase ha avuto un rapporto complesso in gioventù.

Il vicedirettore del controspionaggio dell’FBI Harold Harper è chiamato a coinvolgere Chase a causa del loro complicato passato durante la guerra russo-afghana. Al fianco di Harper ci sono i suoi protetti, l’agente dell’FBI Angela Adams e l’ufficiale della CIA Raymond Waters così come Julian Carson, un sicario assunto da Harper per uccidere Chase.

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The Old Man: Recensione Senza Spoiler

Sebbene The Old Man sia una serie corale che vuole raccontare una storia ampia nella quale si inseriscono complotti governativi, la guerra afghana e altri interessanti elementi socio-politici che rendono la trama ricca e interessante, la grande forza dell’intero progetto sta nel suo protagonista. Jeff Bridges, nonostante i gravi problemi di salute avuti durante le riprese e nonostante l’età che avanza, si dimostra, ogni volta che appare in scena, un autentico fuoriclasse della recitazione.

Il suo Dan è un personaggio complesso, sfaccettato e difficile da interpretare. Si tratta infatti di un uomo maestro dell’inganno e del travestimento che nel corso dei 7 episodi del quale lo show è composto incarna almeno 3 identità diverse in base alla situazione. In ognuna di queste Bridges è semplicemente perfetto.

Sia che sia chiamato a impersonare un ricco industriale, un semplice turista, un vecchio malato di demenza o, molto spesso, il vero Dan, uomo d’azione senza scrupoli dalle strepitose capacità, ci basta un suo sguardo per capire con chi abbiamo a che fare in quel momento. La strepitosa mimica facciale della quale ha sempre disposto viene esaltata dal lavoro su Chase, cosa che rende questo The Old Man davvero magnetico. Non potrete fare a meno di rimanere ammaliati dalla bravura di attore eccezionale.

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Tuttavia neanche un talento come Jeff Bridges avrebbe potuto portare in porto questa serie senza un cast all’altezza. Oltre al meraviglioso John Lithgow che riesce nell’arduo compito di tenere alta l’attenzione e il livello recitativo nelle scene nella quale Bridges non appare, tutti i comprimari sono di livello stratosferico. Sia Alia Shawkat che Amy Brenneman sono infatti delle spalle eccezionali per i protagonisti della vicenda. E lo sono, in particolar modo, perchè non sono dei semplici mezzi necessari per portare avanti la trama. Sono personaggi eccellenti, ben scritti che riescono a tenere testa a quelli che dovrebbero essere i dominatori della scena.

Angela e Zoe riescono ad esaltare tutto quello che Harold e Dan fanno, portando avanti attivamente lo scopo narrativo che le viene chiesto e non lavorando solamente al servizio della storia principale. In un mondo nel quale ci si rincorre ogni giorno nel tentativo, talvolta goffo, di scrivere personaggi femminili forti cadendo troppo spesso nello stereotipo più becero, The Old Man spiega a tutti come questo tipo di storie vadano raccontate.

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Menzione d’onore anche per Bill Heck che interpreta il giovane Dan Chase nei flashback. L’attore riesce a mutuare perfettamente i comportanti, le movenze e il modo di parlare di Bridges dando sempre l’impressione di star vedendo lo stesso personaggio che vediamo anziano nelle altre scene senza dover chiedere chissà che sospensione dell’incredulità per farlo.

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Tecnicamente The Old Man non ha problemi di sorta. La regia e la fotografia, sebbene senza troppi sussulti ne virtuosisimi, conducono sempre la narrazione un modo spedito, senza introppi di sorta. Davvero eccellenti le scene d’azione, specie dell’ultimo episodio. Queste sono quasi tutte atti di guerriglia o feroci e violente zuffe senza regole. Dunque la regia, sporca e ruvida, riesce a portare su schermo esattamente la durezza che scontri del genere dovrebbero sempre avere. Discorso simile per la scenografia che, specie nelle sequenze ambientate in Afghanistan, è davvero di alto livello e totalmente credibile.

Da rimarcare infine la scelta di non allungare mai, in nessuna situazione, la narrazione. La serie conta infatti 7 episodi, numero particolare e singolare. Questo perchè la storia è raccontata nel modo giusto, si prende i tempi che necessita e non si ha mai la sensazione di star vedendo nessun tipo di filler. I flashback sono massicci ma raccontano solamente cose totalmente funzionali alla trama, lasciando l’intera serie scevra di inutili forzatura e annacquamenti di sorta. Questo conferisce a The Old Man un ritmo eccellente, assolutamente perfetto per qualunque cosa si debba vedere in scena. Qualche rallentamento eccessivo nella parte centrale ma che non rovinano assolutamente l’esperienza.

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In conclusione questa è una serie ben pensata, ben realizzata, ben interpretata da un cast che si fa guidare da un assoluto fuoriclasse come Jeff Bridges e riesce a stare al suo passo. Una storia forse a tratti banale, con un eccellente e inaspettato plot twist finale, che soffre di qualche forzatura di sceneggiatura qui e lì che però non inficiano una serie davvero ottima. Semplicemente immancabile.

Che ne pensate? L’avete vista?

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RECENSIONE
VOTO:
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Avatar di Matteo Furina
In teoria sono un giornalista. In pratica scrivo di cose belle su un sito bellissimo. Perchè dai, nessuno è più fico della Scimmia.
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