Joker 2, Zazie Beetz: “Ha perfettamente senso che sia un musical”

Parlando con The Hollywood Reporter Zazie Beetz ha spiegato i motivi per i quali, secondo lei, ha senso che Joker 2 sia un musical

Zazie beetz, Joker
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Il 4 ottobre 2024 arriverà in sala Joker 2, attesissimo sequel del film del 2019 diretto da Todd Phillips e con protagonista Joaquin Phoenix. Il film, che vedrà nel cast anche Lady Gaga, sarà un musical, in netto contrasto con quanto visto nella precedente opera. Questa scelta ha fatto storcere più di qualche naso. Zazie Beetz tuttavia, attrice che nel primo film interpretava Sophie, l’interesse amoroso di Arthur, ha spiegato a The Hollywood Reporter come questo tipo di rappresentazione sia assolutamente perfetto per Joker 2.

In realtà penso che abbia un senso meraviglioso. Non ne sono rimasta sorpresa. Todd [Phillips] ha sempre avuto un approccio creativo al personaggio. Amo i musical e penso che i personaggi di queste opere provino e sperimentino così tanto che possono solo cantare e ballare per esprimerlo, sia nel dolore che nella gioia.

Ed è una cosa che che posso vedere anche riguardo me stessa, perché cantare e ballare è un’esperienza catartica per me. Stavo attraversando un momento davvero, davvero difficile a un certo punto della mia vita, e ho iniziato a ballare e piangere da sola. E quella era un’espressione che corrispondeva allo stato d’animo in cui mi trovavo in quel momento. E così posso vedere Arthur, che sta provando e sperimentando così tanto, ballare e cantare per esprimersi. È il Joker, quindi ha senso per me.

Andando avanti nell’intervista la Beetz ha anche parlato del suo personaggio spiegando come, secondo lei, sia ancora viva.

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Nella mia mente lei è viva perché non ha mai fatto attivamente del male ad Arthur. Le sue vittime nel film erano generalmente persone che lo ferivano apertamente. Anche nell’orrore della realizzazione del proprio stato d’animo, riconosce che lei è più una specie di spettatore alla sua situazione più che un attore. Quindi, per me, aveva senso che lei non fosse stata danneggiata da lui perché il suo danno era intenzionale nei confronti di alcune persone e poi della società in generale, da cui si sentiva offeso. Quindi, nella mia mente, ne esce illesa, almeno fisicamente

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