I 10 dischi in vinile più rari di sempre [LISTA]

Beatles
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Ecco i dischi in vinile più rari, preziosi e di valore che si possono trovare sul mercato

Tutto ha un prezzo, anche ascoltare buona (anzi, ottima) musica. Sappiamo che i dischi in vinile negli ultimi anni sono tornati in voga, ad indicare i corsi e ricorsi storici anche nella musica; ma quanto sareste disposti a pagare per averne uno?

I collezionisti più accaniti, a quanto pare, non badano a spese e pur di avere sul loro comodino – oppure nella loro dispensa – una copia dell’album del loro artista preferito, sarebbero disposti a sborsare addirittura centinaia di migliaia di dollari. Sì, proprio così, perchè i vinili più rari al mondo possono arrivare a costare anche tanto. Sapete quali sono i più rari (e costosi) di sempre? Ve lo diciamo noi, svelandovi quali sono i 10 dischi in vinile più rari di sempre. Ma nel frattempo vi consigliamo di andare subito a controllare le vostre collezioni.

1. The Beatles, “The Beatles” (alias “White Album”)

Pubblicato nel 1968, “The Beatles” è stato il nono album dell’omonima band ed oggi è conosciuto anche come “White Album”. Inutile dire che questo album – come gran parte dei quelli della band, fu un vero successo. La rivista Rolling Stone lo ha inserito nel 2012 al decimo posto della lista dei 500 migliori album, mentre la rivista NME lo posiziona al nono posto della sua analoga classifica dei migliori 500 migliori album.

Inoltre è comparso anche nel volume 1001 Albums You Must Hear Before You Die (i 1001 album che dovresti ascoltare prima di morire). E non è un caso che sia considerato uno dei più grandi capolavori del XX secolo.

Il vinile – di 12 pollici – è stato uno dei tantissimi oggetti che nel 2015 Ringo Starr ha voluto vendere per donare il ricavato ad un’associazione benefica, la Lotus Fondation. Tra queste c’era anche la primissima stampa di questo album, timbrata quindi con il numero di serie A0000001. Le stime pre asta fissavano il prezzo del vinile a $200.000, ma alla fine è stato venduto addirittura a $790.000, diventando il vinile venduto a prezzo più alto della storia.

2. Elvis Presley – My Happiness

Elvis ha scritto la storia della musica mondiale, è inutile ribadirlo. Ma pochissime persone sanno che questo suo vinile, pubblicato nel 1953 è uno dei più costosi al mondo. La leggenda narra che lo stesso Elvis lo avesse ceduto al suo amico Ed Leek, che lo avrebbe custodito per ben 60 anni.

Dopo la sua morta, la figlia lo mise in vendita. Jack White lo ha acquistato nel 2015 per $300.000.

3. The Quarrymen – “In Spite of All the Danger”

The Quarrymen (scritto anche The Quarry Men) è la prima band musicale fondata nell’autunno 1956 – e attiva fino al 1959 – dal futuro Beatle John Lennon.

In Spite of All the Danger è l’unico brano originale di questa band ed è stato accreditato a Paul McCartney e George Harrison. Sappiamo che rappresenta la prima registrazione del gruppo e quindi questo rende il suo valore già abbastanza alto. Ma non potevamo immaginare quanto lo fosse davvero.

La storia dovrebbe essere questa: McCartney lo acquistò per una somma sconosciuta (e che probabilmente non conosceremo mai) e in seguito fece circa 50 copie da regalare come regali di Natale a familiari e amici. Alla fine – ed è qui l’inghippo che non è facile comprendere — in realtà l’originale e le copie sono state tutte messe in vendita ad un prezzo rispettivamente di $260.000 e $13.000, come ha rivelato la rivista Record Collector.

4. The Beatles – “Yesterday and Today”

Il nono album dei Beatles per la loro etichetta americana, la Capitol Records, è celebre soprattutto per la sua copertina.

Era il 1966, il fotografo Robert Whitaker fece un servizio fotografico ai Beatles, per una performance di arte concettuale intitolata A Somnambulant Adventure. I componenti, stanchi delle solite foto pubblicitarie, si erano fatti ritrarre con camici da macellaio imbrattati di sangue e con addosso pezzi di carne e parti di bambole smembrate. Inizialmente il servizio pubblicitario non aveva lo scopo di diventare una cover, ma alla fine i membri della band iniziarono ad insistere affinchè venisse usata a tale scopo.

La Capitol Records, però, ricevette centinaia di proteste dai negozianti e il disco venne ritirato dal mercato. L’etichetta dapprima diede ordine di distruggere le copie ma in seguito, probabilmente con lo scopo di contenere i costi, decise di appiccicare una copertina più convenzionale sopra a quella ritirata. La nuova copertina, raffigurante i membri della band che posavano accanto ad un baule da viaggio aperto, venne quindi incollata sopra la famosa “Butcher Cover”, ma molte persone, dopo aver acquistato l’album, cercarono di strappare la nuova copertina così da scoprire quella originale, ma a parte rarissimi casi, i tentativi non fecero che rovinare irrimediabilmente entrambe le copertine, nuova e vecchia.

Proprio per la sua storia così controversa, il suo valore oggi è inestimabile. Nel maggio 2019, la copia personale dell’album di John Lennon — autografata da Lennon, McCartney e Ringo Starr — è stata venduta a un’asta di Liverpool per quasi $234.000.

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