Don’t Look Up, una cometa come quella del film potrebbe essere distrutta

Philip Lubin e Alexander Cohen, astrofisici dell'Università della California hanno dimostrato che quanto visto in Don't Look Up è possibile

don't look up
Condividi l'articolo

In Don’t Look Up, nuovo film di Adam McKay, due astronomi, interpretati da Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence, scoprono l’esistenza di una gigantesca cometa, killer di pianeti, in rotta di collisione con la Terra. Il tutto 6 mesi prima che il gargantursco corpo celeste colpisca il nostro pianeta.

Nel film dunque vengono tentate diverse strade per tentare di distruggere la cometa e salvare l’umanità. Tuttavia se una cosa del genere accadesse davvero, sarebbe possibile sopravvivere? La risposta è arrivata da Philip Lubin e Alexander Cohen, due astrofisici dell’Università della California che nel loro studio, Don’t Forget To Look Up, hanno spiegato che effettivamente si, sarebbe possibile distruggere la cometa prima che spazzi la vita dal pianeta.

Abbiamo dimostrato che nel caso estremo in cui ci sia un preavviso di 6 mesi circa l’impatto di un diametro di 10 km (asteroide o cometa), l’umanità potrebbe in teoria difendersi con una serie di penetratori nucleari lanciati 5 mesi prima dell’impatto e un intercettatore un mese prima dell’impatto

Tuttavia osservando lo scenario del film, la situazione richiederebbe un’azione molto rapida. Un lancio di razzi pesanti da strutture come lo Space Launch System della NASA o la Starship di SpaceX entro un mese dalla scoperta. Il tutto seguito dalla consegna di più penetratori nucleari un mese circa prima dell’impatto che dovrebbe scavare nella crosta del corpo celeste prima che esploda. Sebbene alcuni potrebbero sostenere che una risposta così rapida sia politicamente, se non tecnicamente, irrealistica, il tutto è almeno possibile, concludono i fisici.

La preparazione è la chiave spiegano i due. 

Sebbene i numeri possano sembrare scoraggianti, non è al di fuori del regno delle possibilità anche a questo punto dello sviluppo tecnologico umano. Questo ci fa sperare che un solido sistema di difesa planetaria sia possibile per minacce esistenziali anche con breve preavviso come abbiamo delineato. Idealmente, non saremmo mai in questa situazione, ma meglio pronti che morti

Che ne pensate?