Depeche Mode: quando Dave Gahan “morì” per due minuti dopo un’overdose

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L’allucinante racconto di Dave Gahan sulla sua esperienza extra-corporea durante un arresto cardiaco, nel 1996

C’è una storia riguardo a Dave Gahan, il famosissimo cantante dei Depeche Mode, che persino molti fan della band stessa non conoscono. Una storia un po’ allucinante, per molti versi incredibile, che ha luogo a metà anni ’90, in quello che viene universalmente riconosciuto come il periodo “oscuro” nella storia della band e, certamente, in quella personale del cantante.

All’epoca Gahan è, come tantissimi cantanti e superstar della musica, dipendente da eroina. Questo ed altri eccessi lo portano a due incontri ravvicinati con la morte, entrambi nel 1993. Ad agosto di quell’anno tenta il suicidio, tagliandosi le vene; ad ottobre subisce invece un arresto cardiaco durante un concerto, costringendo gli altri membri dei Depeche Mode ad improvvisare un bis senza di lui.

Queste due volte se la cava per il rotto della cuffia ma è il terzo (e del resto nemmeno ultimo) momento in cui rischia la vita quello che lo porta davvero “più di là che di qua”. Letteralmente. Perché nel 1996, tre anni dopo gli incidenti di cui sopra, Dave quasi tecnicamente “muore” e riporta anche un’esperienza extracorporea per testimoniarlo.

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Il racconto è agghiacciante. Il 28 maggio 1996 il cantante va in overdose dopo aver assunto speedball, un miscuglio letale di eroina e cocaina. Si trova nell’hotel Sunset Marquis di Los Angeles. L’overdose lo distrugge e il suo cuore smette di battere per due minuti. Solo l’intervento tempestivo dei paramedici consente di ripristinare il battito regolare e di riportare, di fatto, il cantante in vita.

Dave Gahan è sfuggito a ben quattro incidenti quasi mortali

Da quei due minuti di oscurità Gahan trae un ricordo tremendo: un’esperienza extracorporea, appunto. L’ha narrata così: “Tutto quello che vedevo e sentivo all’inizio era la completa oscurità. Non mi sono mai trovato in uno spazio che fosse più nero di così e ricordo di aver sentito che qualunque cosa stessi facendo, era davvero sbagliato“.

“Poi la cosa successiva che ricordo è stato di essermi visto sul pavimento, sugli scalini fuori dal bagno del mio hotel, e c’era un sacco di attività attorno a me”. Sembra quasi una scena di Enter the Void di Gaspar Noè. “In qualche modo è stato molto liberatorio. Poi sono rinvenuto e c’era un poliziotto che mi ammanettava”, ha raccontato anche Gahan, sui primi istanti dopo essersi ripreso.

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Difficile decidere a che cosa credere. Molto probabile che le immagini (e le non-immagini) che Gahan racconta siano sue interpretazioni di qualunque sensazione tremenda il suo corpo possa aver vissuto in quel momento. Ma, se credete nella spiritualità e nell’esistenza di un mondo oltre il visibile… qui si possono insomma trarre conclusioni di ogni tipo.

Per quanto riguarda il quarto incidente quasi fatale occorso a Dave Gahan, questo avviene nel 2009, quando il cantante collassa subito dopo un concerto ad Atene. Viene portato in fretta all’ospedale dove sulle prime si pensa ad una gastroenterite. Un’indagine con ultrasuoni rivela invece la presenza di un tumore maligno nella sua vescica, che viene prontamente rimosso. Oggi Gahan è ancora tra noi: ha 59 anni e non è un caso se lo chiamato “Il Gatto”.

Fonte: Q

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