Cuphead arrivato sul mercato nel 2017 e sviluppato dai ragazzi dello Studio MDHR, è sicuramente uno dei titoli che, nel corso dell’ultimo lustro ha riscritto i canoni della difficoltà videoludica (qui la nostra classifica dei giochi più difficili di sempre). Alcuni momenti del gameplay sono divenuti celeberrimi nel web per il loro essere tremendamente punitivi e complessi sotto ogni singolo punto di vista. Abbiamo deciso dunque, dopo aver completato una nuova run, di parlarvi di quelli che, a nostro avviso, sono risultati essere i Boss più ostici per i più svariati punti di vista.
I Boss più difficili di Cuphead: I Criteri
Prima di addentrarci nella nostra classifica è giusto fare una premessa. In questa lista i Boss verranno inseriti prendendo come unico criterio a riferimento la difficoltà riscontrata personalmente da chi scrive. Sarà come al solito probabile che non vi troviate d’accordo con noi e vi invitiamo per questo a facci sapere la vostra personale classifica.
Inoltre sorvoleremo su tutte quelle che sono le caratteristiche estetiche o di trama del gioco in quanto Cuphead, per il suo modo di essere, non dà troppa importanza al plot o alla lore. Inoltre il meraviglioso comparto visivo e sonoro è stato ampieamente trattato nelle nostra recensione (qui per leggerla). Dunque non vogliamo in alcun modo ripeterci.
Detto questo, iniziamo.
10) Cala Maria
A cura di Andrea Baiocco
Cala Maria è uno dei boss più complessi di Cuphead. Alla guida del nostro piccolo aereo, dovremo superare tantissimi attacchi di un moveset ben diversificato e realizzato alla perfezione.
L’abilità di volo e la precisione nel muoversi in spazi molto stretti sono una delle chiavi fondamentali per districarsi in questa battaglia in cielo con il mare a fare da setting principale. Lo scontro è composto da tre fasi, una diversa dall’altra. Nelle prime due, oltre a Cala Maria, affronteremo diversi abitanti del mare che ci complicheranno la vita con bombe esplosive, getti d’acqua che ci rallenteranno, pesci palla volanti che occuperanno praticamente tutto lo schermo e chi più ne ha più ne metta.
L’ultima fase è ovviamente quella più ostica, dove affronteremo solo la testa della Sirena, all’interno di una lunga grotta con uno spazio di manovra estremamente ridotto. Troveremo infatti una barriera corallina sopra e sotto la il nostro aereo che ci infliggerà danno. Degli ostacoli sul percorso e in tutto ciò, Cala Maria potrà pietrificarci, per cui per un brevissimo tempo saremo alla mercè sia dal design che degli attacchi del boss. Il rischio di perdere un punto vita e di un game over potrebbe quindi anche non dipendere da noi. Insomma, una vera e propria gatta da pelare, tanto difficile quanto soddisfacente una volta messa ko.
9) Pippo Grifo
Un Boss complesso soprattutto a causa dell’incredibile varietà di oggetti che dovremo schivare nel corso della battaglia. Partendo da uova che rompendosi fuori schermo torneranno indietro colpendoci all schiena, meccanica decisamente unica, fino ad arrivare nella fase finale nella quale ci troveremo sopra il nostro nemico che ci lancerà dal basso verso l’alto, colpi di ogni sorta.
Una delle Bossfight più complesse e intense di Cuphead sopratutto per le due fasi centrali. Nella prima dovremo stare a attenti ad una quantità spropositata di piume acuminate che dovremo schivare spostandoci in modo perfetto senza mai perdere il contatto visivo con nessun elemento in scena. Portare il nostrao aereo troppo in alto o troppo in basso potrebbe agilmente segnare la nostra fine.
Infine la terza fase, forse la più ostica, vede il nostro nemico alato trasformarsi in una sorta di alieno con tanto di pistola protonica che, fluttuando su una struttura volante e circondato da palle ferrate assassine, renderà quel momento una sorta di lunga lotta alla resistenza e alal sopravvivenza, intervallata dai pochi proiettili che superando lo scudo volante del nostro nemico, riusciranno a colpirlo. Pazienza, attenzione, freddezza. Questo Boss richiede un compendio di tutto ciò che vi servirà per completare Cuphead.
8) Beppi il Pagliaccio
A cura di Andrea Baiocco
Chi non ama i lunapark, con le sue luci, la sua musica, le macchinette a scontro e il circo. E chi non adora i clown, colorati, divertenti e che ti fanno fare mille risate. Se però prima l’unico clown che temevamo fino all’uscita di Cuphead, era Pennywise, adesso alla lista bisogna aggiungere Beppi. Pericolosissima boss fight del titolo, è un nemico che, incontrandolo dopo qualche ora di gioco, risulterà subito ostico e arcigno.
Ben quattro fasi, una più difficile dell’altra. Il nostro amico si presenta al volante di una macchina a scontro. Poi si trasforma in un gigantesco pallone gonfiabile. Poi prenderà il possesso di un cavallo di una giostra e infine diventerà una vera e propria attrazione.
In tutto ciò, un lungo vagone di una montagna russa scorrerà ad alta velocità nell’arena, generando un rognoso ostacolo da evitare che si aggiunge agli attacchi di Beppi. Insomma un vero e proprio circo, fatto di pericolose e letali attrazioni.
7) Brunilde Butterfly
Ambientata durante uno spettacolo teatrale, questa Bossfight è solo all’apparenza abbordabile. La prima fase è infatti abbastanza agile una volte che si mettono a fuoco i due attacchi pericolosi della nostra avversaria. Ma nulla può prepararci a quello che sarà la seconda, uno dei momenti più frustranti dell’intero Cuphead.
Biberon lanciati dai tetti, topi meccanici che arrivano da ogni dove, la signorina Brunilde che continua a volteggiare per l’arena. Le cose da guardare contemporaneamente a schermo sono troppe e spesso viene richieso un tempismo nel salto al limite della preveggenza. E anche la sequenza di azioni perfetta potrebbe portare una delle nostre tazzine in punti talmente piene di oggetti da schivare da venire quasi obbligatoriamente uccisi.
La terza fase rallenta in quanto a difficoltà ma resta comunque intensa specialmente per i fulmini che cadono dall’alto in maniera randomica e per l’onda gigante da schivare con precisione millimetrica. L’ultima fase è infine solamente un modo per farci tirare il fiato prima della fine. Complessa, lunga, faticosa. Vi passerà la voglia di andare a teatro per almeno un paio di giorni, garantito.
6) Regina Mielinda
Si tratta di uno dei Boss più interessanti e originali dell’intero Cuphead. Se infatti nei vari combattimenti la difficolta risiede quasi sempre nei molti colpi sparati e nella difficoltà nella schivata, questa volta il vero grande problema da problema la si trova nella conformazione dell’arena. Dovremo infatti saltare su delle piattaforme mentre il pavimento fatto di miele continua a salire.
Il tutto ovviamente tentando di schivare i colpi che ci arrivano e di colpire la Regina. L’insieme di cose da dover fare contemporaneamente è dunque davvero enorme e la maggior parte delle volte capiterà di arrivare in ritardo su un singolo elemento e finire a bagno nel miele.
Inoltre nella seconda fase, la grande Ape sarà in grado di sparare dei grandi colpi rotanti che richiederanno arguzia e rapidità di pensiero per essere evitati. Il finale nel quale il mare di miele crescente è sostituito dalla gigantesca Regina trasformata in aereo da combattimento mette insieme tutte le difficoltà viste in precedente in un’unica, complicatissima, fase.
5) Satanasso
A cura di Andrea Baiocco
L’ultima boss fight di Cuphead è sicuramente una tra le più difficili dell’intero gioco. Il signor Satanasso è infatti il villain finale del titolo e come si suol dire “da grandi poteri, derivano grandi responsabilità”.
La prima fase non è eccessivamente faticosa, nonostante un moveset già particolarmente ampio. E’ con la seconda parte dello scontro, che coinciderà con una vera e propria discesa sotto terra, che inizierà l’inferno. Una discesa agli inferi, evocativa e rovente proprio come Satanasso che sta comprendendo quanto sia vicino a perdere lo scontro. Il numero degli attacchi e quello degli oggetti contundenti a schermo si moltiplica sempre più e raggiungono il massimo nella terza fase, quella finale. Gli ultimi sforzi del diavolo, prima della sua caduta.
Non basteranno le lacrime di disperazione e dolore di Satanasso per fermare la vostra ascesa ed estirpare così il male dalla colorata Isola Calamaio.
4) Mark Ingegno
A bordo del nostro fidato aeroplano, questa volta dovremo vedercela con uno scienziato malvagio chiuso al sicuro all’interno del suo robot gigante che avrà a disposizione una quantità spropositata di armi. Raggi laser che occupano metà della mappa, calamite che ci attirano contro viti e bulloni volanti, piccoli droni esplosivi ed infine loro: i missili a inseguimento. Se fino a quest momento eravamo stati abituati a proiettili che una volta schivati finivano al di là della mappa, ora dovremo vedercela con un oggetto volante che ci inseguirà per tutta l’arena fino a quando non lo faremo esplodere. Una delle trovate più crudeli dell’intero Cuphead.
Tuttavia dopo qualche tentativo il robot andrà giù. Bene, è fatta giusto? Sbagliato. Lo scienziato si posizionerà su una struttura fluttuante e inizierà a lanciarci contro una serie innumerevole di proiettili che faticheremo anche a vedere, figuratevi a schivare. Ah si, ci sono anche immense porte rettangoli che si muovono e che dobbiamo evitare sempre stando attenti sia alla posizione del nostro nemici per poterlo colpire che ai suoi colpi. Altro?
3) Lello Zolfanello
A cura di Andrea Baiocco
Il Drago è sempre stata una creatura, tra film, libri e videogiochi, estremamente letale e spaventosa. Quello di Cuphead, nonostante la “docile” rappresentazione grafica, non è da meno. Parliamo infatti di uno dei boss più difficili del gioco.
Essendo una boss fight che ha luogo in cielo, l’unica nostra base di appoggio saranno delle piccole nuvole. Un salto sbagliato e ci troveremo a cadere nel vuoto. Mentre quindi ci sposteremo con estrema attenzione da una nuvola ad un’altra, dovremo pensare a sparare e ad evitare gli attacchi dell’avversario. Non solo i tipici attacchi dalla testa ma anche quelli della coda che colpisce all’improvviso dal basso verso l’alto.
La seconda fase complica ancora di più le cose. Infatti si aggiungono dei simpatici bracieri animati che salteranno dalla lingua srotolata, tipo tappeto rosso, per colpirvi. Il tutto senza cadere. Quando poi penserete che sia tutto finito, ecco la terza parte dello scontro. Il drago diventerà a tre teste e dovremo occuparci di evitare ogni singolo attacco. Tutto questo senza dimenticarci di sparare e saltare di nuvola in nuvola. Insomma un mix letale di una delle boss fights più estenuanti che siano mai state realizzate.
2) Gigio Prodigio
La frustrazione è uno dei sentimenti più ricorrenti quando andrete avanti nei livelli di Cuphead. Ma in pochi stage ne avrete tanta quanto in questo. Questoo Genio Volante è il livello più complesso per quanto riguarda quelli a bordo dell’aereo oltre a essere uno dei Boss, in generale, con il moveset più vario.
Si passa dalla prima fase nella quale sceglierà randomicamente quale oggetto, tra spade e coppe d’oro lanciarci addosso, alla seconda nella quale dovremo distruggere in fretta determinati punte di alcune colonne fino ad arrivare alla terza nella quale il nostro Fanfarone d’Egitto diverrà un burattino gigante che spara proiettili dal dito.
Come se non bastasse tutto questo alla fine dovremo pilotare il nostro aereo a livelli massimi per evitare l’enorme faccia del genio, i colpi che ci tirerà contro e delel gigantesce piramidi rotanti. Un livello sadicamente difficile che vi porterà a ripetere la Bossfight per così tante volte che alla fine sarete stramati. Medaglia d’argento meritatissima.
1) Re Dado
A cura di Andrea Baiocco
Il primo posto nella classifica dei boss più difficili di Cuphead appartiene a Il Re Dado, il penultimo villain del titolo (già presente nella nsotra classifica dei Boss più difficili in generale, qui per vederla) . Una boss fight nella boss fight. Una matrioska estenuante e faticosa ma estremamente appagante.
Ci sono diversi fattori da tenere in considerazione nel momento in cui affrontiamo questo nemico. La boss fight si aprirà con un dado che ruota su sé stesso. Un percorso costituito da diversi “check point” che raggiungeremo ogni volta che colpiremo una facciata del dado. Ci sono infatti 8 mini boss che sceglierete voi a seconda del tempismo e della vostra capacità nel colpire il suddetto oggetto. Alcuni saranno più difficili, altri meno. Starà a voi individuare quelli che riterrete più facili da affrontare, così da risparmiare le vite in vista dell’ultima battaglia. Tre punti in cui sarete “salvi”. Un “ricomincia da capo” subito prima della casella che vi porterà allo scontro finale con il cattivone.
Non appena avrete finito questo “simpatico” giochino, ecco che potrete affrontare il Re Dado. Forse la parte quasi più facile di tutta la partita. La difficoltà risiede infatti in tutto ciò che c’è prima del braccio destro del Signor Satanasso. Una sana dose di calma, pazienza e sangue freddo sono fondamentali per sopravvivere a questa tortuosa boss fight, dove un singolo errore può essere fatale.
Arrivare al traguardo dopo una lunghissima cavalcata con solo una vita rimasta potrebbe essere semplicemente fatale.
Cosa ne pensate? Quali altri Boss avreste aggiunto? Diteci la vostra.