Mulholland Drive, Theroux: “Neanche Lynch ne comprendeva il senso”

Parlando con Indiewire, Justin Theroux ha raccontato di come neanche Lynch sapesse bene dove Mulholland Drive sarebbe andato a parare

Mulholland Drive, justin theroux
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Mulholland Drive, film del 2001 diretto da David Lynch, è uno degli apici del cinema onirico e visionario del regista del Montana. Fu un progetto così complesso che neanche lo stesso cineasta aveva bene in mente come si sarebbe sviluppato fino all’ultimo momento. A rivelarlo è stato Justin Theroux, uno dei protagonisti, che parlando con Indiewire ha raccontato alcuni retroscena davvero bizzarri.

E’ un regista totalmente anomalo perché non risponde alle tue domande – ha spiegato l’attore. I primi due giorni di Mulholland Drive, lo stavo tempestando di un milione di domande come:”Beh, perché sono lì? Chi è il cowboy? Cosa sta succedendo? In quale realtà siamo?”

Andando avanti con l’intervista, Theroux ha raccontato di come il regista, durante il primo giorno di riprese, decise di mandare tutti via dal set.

 Stavano posando cavi e luci. E lui ha detto: “Aspettate un attimo, tutti devono andarsene da qui. Io e Justin abbiamo bisogno di parlare”.’Siamo entrati ed entrati nella casa dove stavamo girando, penso la scena in cui torno a casa e trovo mia moglie con il povero ragazzo, interpretato da Billy Ray Cyrus.

Ho iniziato a fargli domande. E lui rispondeva: “Sai, non lo so, amico. Ma scopriamolo”. Non era carino, sfacciato o evasivo; lui sinceramente non lo sapeva. È come se fossi su una scala mobile in una nuvola con lui, non sai mai dove la scala mobile ti fa scendere.”

Justin Theroux ha raccontato di aver provato sensazioni simili anche quando ha lavorato di nuovo con Lynch, 5 anni dopo per Inland Empire.

In Inland Empire, con Laura Dern ci siamo fatti un sacco di risate. Poi vai a vedere la proiezione, e il tuo cervello finisce sparso sulla parete posteriore – ha raccontato l’attore. Non avevo la minima idea di come sarebbe stata questa o quella scena, non avevo idea del tono. Di solito il tono lo capisco subito, ma David Lynch è un’anomalia; non sai cosa vedrai dopo che si chiude in sala di montaggio, monta il film, ci mette le musiche e sistema tutto. È completamente diverso dall’esperienza che hai avuto su set

Cosa ne pensate?