15 Curiosità su Una Notte da Leoni che non conoscevi

Ecco alcuni aneddoti dietro il film Una Notte da Leoni, che forse non conoscevate

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Gli affari d’oro al Caesar’s Palace

Dopo l’uscita del film, il Caesar’s Palace – già uno degli hotel/casino più famosi di Las Vegas – ebbe una nuova ondata di successo. Come è stato raccontato dai rappresentati del Caesar’s, per tutti il 2013, gli ospiti che arrivavano all’hotel non facevano che ripetere battute del film. Per cavalcare questo successo, nel casino vennero aggiunte delle slot machine a tema, che riportavano le immagini di Una Notte da Leoni.

Zach Galifianakis e sua madre

In un’intervista Zach Galifianakis asserì di aver provato in ogni modo a convincere sua madre e non vedere il film. Inoltre dichiarò di aver sgridato i genitori di quei bambini che gli dissero non solo di aver visto il film, ma di averlo anche amato.

La vera storia dietro Una Notte da Leoni

La trama del film è stata ispirata da una storia vera. Tripp Vinson, produttore e amico del produttore esecutivo Chris Bender, sparì durante il suo stesso addio al celibato, sempre a Las Vegas. Si risvegliò in uno strip club, con un conto salatissimo da dover pagare senza averne tuttavia memoria.

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Un sequel già pensato

Nonostante Lindsay Lohan pensasse che il film sarebbe stato un vero e proprio fallimento, i produttori erano così convinti del potenziale di Una Notte da Leoni da cominciare a pensare al sequel prima ancora che il primo film debuttasse in sala.

Questo film non s’ha da fare

Per quanto possa apparire impensabile oggi, la sceneggiatura di Una Notte da Leoni rientrò nella Blacklist delle sceneggiature di Hollywood. Quella lista, cioè, che include tutti gli script che difficilmente vedranno la luce.

Imperdibile

Una notte da Leoni è stato inserito nella lista del 1001 film da vedere prima di morire. Lista realizzata da Steven Schneider, famoso critico hollywoodiano nonché produttore di pellicole come Insidious e Area 51.

Fat Jesus

Nella scena in cui il poliziotto chiama Alan “Fat Jesus”, l’omaggio è allo spettacolo di stand up comedy dello stesso Zach Galifianakis, che si intitolava I look like a fat Jesus, vale a dire: somiglio a un Gesù grasso.

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