Antrum, la Recensione del film maledetto per eccellenza

Antrum recensione film maledetto
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Uscito ampiamente in sordina, Antrum è finalmente disponibile su Amazon Prime Video. Un film horror abbastanza classico che vede la sua potenza nella leggenda che lo circonda. Un film maledetto, così viene definito. E così come molti altri già esistenti che, loro malgrado, hanno dei “dietro le quinte” abbastanza particolari, per usare un eufemismo. Non da meno, impossibile non pensare a titoli esistenti e non, quali The Ring o il fake movie La Fin Absolue Du Mond. Procediamo con ordine.

Trama:

Un breve documentario ci introduce alle leggende che circolano su questo Antrum, fantomatico film del 1979 che solo poche persone hanno avuto il (dis)piacere di visionare. Ogni spettatore è incappato in un tragico destino fatto di morte. La storia è pressoché basilare. Due bambini decidono di rivedere il loro cane per un’ultima volta e, in mezzo ad una foresta, attuano un rito demoniaco che li possa portare all’inferno. Luogo dove, a detta di una madre insensibile, si trova il loro cane.

Antrum, la recensione

L’esordio dietro la macchina da presa di David Aminto, coadiuvato da Michael Laicini è quantomeno ambizioso. Un film molto particolare che gioca su un terreno scivoloso, quello del mockumentary, seppur declinato in altre modalità degne di nota. Esattamente come un sipario che si apre, ci pensano personaggi di finzione a spiegare cos’è questo Antrum: un film, anzi il film, maledetto. Cinema che prendono fuoco, sfortunati eventi che colgono produttori e distributori.

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Quello tra Antrum ed il cinema è un matrimonio che non s’ha da fare né ora né mai. E la colpa è sicuramente del braccio destro di Satana, Astraroth. Lui è il deus ex machina che orchestra tutto. Lui è la presenza che aleggia per tutta la durata del film. Ora ne vediamo la sua inquietante presenza che rompe la quarta parete, ora lo percepiamo grazie a simboli esoterici presenti in una frazione di secondo su una pellicola quantomai devastata. Volutamente.

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Un 35mm grezzo dove si alternano scelte amatoriali, come scavalcamenti di campo, e sudici long take. Una catabasi a dir poco particolare in cui realtà e finzione non trovano soluzione di continuità. Per una sorella maggiore che organizza un qualcosa di più grande di lei, c’è un fratello minore che percepisce cose dell’altro mondo. La selva oscura dantesca, egregiamente ripresa, porterà i due fratelli a conoscere l’inferno. Ma cos’è l’inferno?

Antrum non mostra fuoco e fiamme ma solo una progressiva follia che viaggia di pari passo con i capitoli in cui è suddiviso il film. Gironi infernali che si avvicinano fino all’abisso. Esattamente come si legge in una frazione di secondo proprio all’inizio del film. Abyssum abyssus invocat. L’abisso invoca l’abisso. E così è, soprattutto se si gioca con materie oscure di cui non si ha piena consapevolezza.

Discutibile ma comunque interessante notare come la coppa di giovani registi abbia creato dal nulla un film volutamente sporco, grezzo all’inverosimile. L’inquietudine demoniaca aleggia per tutta la durata del film, complice anche i suggestivi documentari in apertura e chiusura. Strumenti che svolgo il ruolo di un patto tra regista e spettatore. Abbandonate ogni forma di razionalità, o voi ch’entrate. Solo così potrete accogliere Antrum.

Piccoli inserti, definiti sigilli, amplificano la sensazione di inquietudine che ci regala il film. Frasi latine, pentacoli e un found footage completamente fuori contesto. Frazioni di secondo che potrebbero far partire la classica caccia all’easter egg. E che riescono nell’intento di infastidire lo spettatore durante la visione. Così come scene decisamente forti in cui vediamo in campo largo un rapporto necro-zoofilo, perfetta summa del sudicio marciume con cui viene descritto l’inferno, quello vero, sulla Terra.

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L’unica grande pecca è del film è riscontrabile proprio nel menzionato patto. Non tutti gli spettatori potrebbero scendere a patti con quanto raccontato e mostrato. Anzi, questo tranello esplicitato rendere Antrum un film decisamente irritante e pretenzioso agli occhi di chi mal tollera questi giochi. Ad ogni modo, vedere per credere. Perché Nihil Pretiosius Veritate. Nulla è più prezioso della verità.

Cast

Nicole Tompkins: Oralee

Rowan Smyth: Nathan

Pierluca Arancio: Astaroth

Antrum, il Trailer

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