Harry Potter e l’Ordine della Fenice, il quinto capitolo della saga, funge come spartiacque tra le storie nelle quali Voldermort (Sapete qual è il suo nome vero tradotto nelle altre lingue?) è ancora un’entità astratta e quelle nelle quali il Signore Oscuro torna di nuovo in vita, cosa che accade al termine della precedente opera, il Calice di Fuoco. Nell’Ordine della Fenice, uno dei personaggi che appare in maggior risalto è sicuramente la terribile Bellatrix Lestrange, una delle Mangiamorte più fedeli a Voldermort, interpretata da una splendida Helena Bonham Carter che, al termine della storia, uccide senza troppe riserve suo cugino Sirius Black, padrino di Harry Potter.
Questa è sicuramente una scena dal fortissimo impatto emozionale vista l’importanza della figura del mago, che era stato accusato ingiustamente di aver ucciso i genitori di Harry. Tuttavia ciò che avvenne sul set del film fu ancora più potente di quello che poi abbiamo visto nel film. Difatti Daniel Radcliffe, dopo l’uccisione di Sirius emise un urlo talmente agghiacciante da causare fortissime reazioni tra le sue colleghe. Difatti sia Helena Bonham Carter che Emma Watson che Bonnie Wright, scoppiarono a piangere. Questo convinse la produzione a disattivare l’audio delle grida di Harry e sostituirle con della musica in quanto ritenute troppo angoscianti.