Joker, paura per un nuovo possibile attentato nei cinema

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L’uscita di Joker si avvicina ma la preoccupazione per un nuovo atto di terrorismo aumenta

Joker, il nemico principale di Batman e protagonista del prossimo atteso film di Todd Philips, risveglia antichi timori riportando alla mente un terribile atto di terrorismo del 2012.

I fatti del luglio 2012

Come molti di voi ricorderanno, Il cavaliere oscuro – Il ritorno ( terzo film della trilogia firmata da Christopher Nolan) è uscito nei cinema nel luglio del 2012. E nella sala numero 9 del The Century Aurora and XD di Denver negli Stati Uniti, il 24enne James Holmes, durante la proiezione serale, ha sparato sulla folla con una calibro 12 uccidendo 12 persone e ferendone 58.

Oggi – la lettera

I membri della famiglia delle persone uccise sette anni fa, hanno firmato una lettera inviata a Warner Bros. e indirizzata al nuovo CEO Ann Sarnoff. La lettera, pubblicata da The Hollywood Reporter, esprime preoccupazione e chiede agli studios di donare dei soldi ad associazioni di beneficenza.

La lettera chiede alla Warner di smettere di dare contributi economici ai politici finanziati dalla NRA (National Rifle Association che agisce in favore delle armi). Chiede di usare il suo peso politico per sollecitare una riforma sulla legge delle armi (che vi ricordiamo essere facilmente reperibili su suolo americano). Inoltre, esorta Warner Bros. di tenere tutti al sicuro nei limiti delle loro responsabilità.

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La lettera è stata firmata da cinque familiari delle vittime e inviata a inizio settimana. Yahoo Entertainment ha contattato un portavoce della Warner Bros. ma non ha ricevuto immediatamente una risposta. Se vogliamo, un primo indizio di quello che può scaturire questo film nelle menti poco lucide di alcuni giovani lo abbiamo avuto a Milano, quando un uomo vestito da Joker ha seminato il panico in metro, potete leggere la notizia qui.

In un’intervista con THR, Sandy Phillips (nessuna relazione con Todd Phillips), la cui figlia di 24 anni è stata uccisa nel 2012 al cinema, ha detto che il film è “come uno schiaffo in faccia”. E poi ha aggiunto: “Non ho bisogno di vedere una foto di [Holmes]; mi basta vedere un promo di Joker e vedo una foto dell’assassino”, ha dichiarato, aggiungendo: “La mia preoccupazione è che una persona che potrebbe essere là fuori – e chissà se è solo una – che è al limite [come personalità], possa essere incoraggiata da questo film. E questo mi terrorizza”.

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La risposta di Joaquin Phoenix e del regista

Secondo quanto riportato da chi ha visto il film (qui la nostra recensione), la violenza è cruda, tanta e anche armata. Phoenix ha detto: “Beh, penso che, per la maggior parte di noi, si è in grado di capire la differenza tra giusto e sbagliato”, ha detto l’attore a IGN. “Quindi non credo che sia responsabilità di un regista insegnare al pubblico la moralità o la differenza tra giusto e sbagliato. Voglio dire, per me, penso che questo sia ovvio”.

Phillips ha aggiunto: “Il film fa affermazioni sulla mancanza di amore, sui traumi dell’infanzia, sulla mancanza di compassione nel mondo. Penso che le persone possono gestire questo messaggio…”

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