Netflix è una piattaforma che viene costantemente sottovalutata da parte del pubblico e molto spesso senza alcun tipo di fondamento. Il catalogo infatti, non solo presenta diversi titoli meritevoli, ma anche grandissimi film che son entrati per merito nella storia del cinema. Opere assolutamente da non perdere e lavori che non possono sfuggire ai veri appassionati della settima arte. Una lista di creazioni in grado di spaziare attraverso i generi, gli stili e i target, fornendo sempre il giusto prodotto al pubblico di riferimento. Ecco quindi, 5 film da vedere su Netflix:
1) Blade Runner 2049 – Denis Villeneuve (2017)
Anno 2049. Dopo gli eventi narrati nel primo film, i replicanti hanno incominciato a ribellarsi e di conseguenza la loro produzione è stata sospesa. Questo ha portato ad un’inevitabile crisi a livello globale, finché Niander Wallace e le sue industrie si sono spianati la strada producendo colture sintetiche, rivelatesi necessarie per la sopravvivenza del genere umano, reintroducendo piano a piano i replicanti nella società. Alcuni Nexus 8 ribelli sono però ancora in circolazione, pertanto, per evitare nuovi conflitti e tumulti da parte loro, il corpo speciale di polizia dei Blade Runner è mantenuto attivo, con l’obiettivo di “ritirare” i vecchi modelli. Il film sarà disponibile su Netflix a partire dal 23 agosto.
2) I love Radio Rock – Richard Curtis (2009)
Regno Unito, 1966, la musica non è libera e così anche l’arte. Nonostante il mondo si affacci su una delle più grandi rivoluzioni culturali di sempre, le radio trasmettono esclusivamente musica leggera, deludendo così le aspettative degli ascoltatori più giovani, i quali sopperiscono a questa mancanza sintonizzandosi sulle tante radio pirata che trasmettono illegalmente i successi pop e rock del tempo. In questo contesto, l’adolescente Carl viene fatto imbarcare dalla madre a bordo della Radio Rock, una nave ancorata nel mare del Nord e trasformata in una stazione pirata attiva ventiquattr’ore al giorno. Una commedia all’insegna della libertà d’espressione e di quella ribellione volta al progresso sociale ed umano.
Beetlejuice è una commedia che, fuoriuscendo dai soliti schemi, anche grazie allo stile visivo di Tim Burton, riesce a dare vita ad un immaginario visivo fantastico e grottesco. Due coniugi felici ed innamorati, Adam e Barbara, rimangono inaspettatamente vittima di un incidente d’auto, morendo sul colpo. Una volta tornati da soli nella loro villa, sotto sembianze di fantasmi, scoprono cose bizzarre: sono capaci di fare azioni e gesti sovrannaturali, nessuno è in grado di vederli e fuori di casa li attende un deserto spaventoso, abitato da creature pericolose e minacciose.
4) Veloce come il vento – Matteo Rovere (2016)
Uno straordinarioStefano Accorsi, in uno dei migliori film drammatici italiani degli ultimi tempi. Veloce come il vento è un’opera che racconta con lucidità e chiarezza una storia famigliare, mettendo alla luce la tenacia dell’animo umano e l’importanza dei legami. Un racconto, che seppur leggermente ingenuo nella sua messa in scena, riesce ugualmente a dare spessore ai propri personaggi, rendendoli credibili, ma soprattutto umani. Un film che attraverso le gare automobilistiche (ottima la resa registica), finisce con il parlare della speranza, senza però mai abbandonare un velato pessimismo cosmico che aleggia sull’intero intreccio narrativo. Tutti i personaggi infatti, in un modo o nell’altro, sembrano essere legati da una sorta di fatalità o sventura, che li perseguita e dalla quale sembra essere impossibile separarsene. Un’opera sorprendente e capace di far ricredere anche i più tenaci detrattori del cinema italiano contemporaneo.
Ron Howard con questo film biografico porta sul grande schermo una delle più grandi rivalità nel campo sportivo, ovvero quella tra il britannicoJames Hunte l’austriacoNiki Lauda. Due forti personalità, spesso agli antipodi per il proprio stile di vita, ma unite da un forte legame, fin da sempre caratterizzato da varie sfaccettature contrastanti. Una storia raccontata attraverso un taglio registico fresco e moderno, capace di intrattenere e coinvolgere anche gli spettatori meno avvezzi agli sport automobilistici, principalmente per la volontà di raccontare l’uomo che si nascondeva dietro ogni pilota.
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