Sigur Rós: 7 cose che non sapevi su Ágætis byrjun

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Il capolavoro della band islandese che compie vent’anni.

Ágætis byrjun, secondo album in studio capolavoro del gruppo islandese Sigur Rós, festeggia il suo ventesimo compleanno. Per omaggiarlo abbiamo deciso di regalarvi 7 piccole curiosità che lo riguardano.

1. L’origine del nome

La prima canzone che Jónsi e compagni registrano dopo il debutto Von fu, pensate un po’, proprio Ágætis byrjun. Finito il pezzo, lo fecero sentire ad un amico che lo apprezzò molto e decisero così di chiamarlo “Ágætis byrjun”, ovvero “un buon inizio“.

2. L’intro

La prima traccia del disco in ordine di riproduzione è Intro: essa non è altro che una sezione di Ágætis byrjun di poco più di un minuto ma riprodotta al contrario.

3. Il brano palindromo

Starálfur, terza traccia di Ágætis byrjun, gode di un’interessante proprietà: è palindroma (in particolare gli archi), ovvero se invertita suona (quasi) esattamente come l’originale.

4. L’outro

L’ultima canzone dell’LP è Avalon, una versione della Starálfur di cui abbiamo parlato prima rallentata di 400 volte.

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5. Ancora nomi

Viðrar vel til loftárása è il brano numero 7 dell’album e significa letteralmente “Tempo perfetto per un attacco aereo“. Questo perché un giorno un meteorologo di un’emittente televisiva locale nel periodo della guerra del Kosovo disse ironicamente la frase “Oggi c’è un tempo perfetto per un attacco aereo”.

6. La copertina

Tutti gli schizzi contenuti nelle versioni fisiche di Ágætis byrjun, compresa la copertina dell’album, sono stati realizzati utilizzando solamente delle penne a sfera Bic.

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7. La distribuzione

Le prime stampe del disco su CD vennero assemblate e incollate a mano dagli stessi musicisti, infatti molte copie risultarono non funzionanti a causa della troppa colla.

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