Il colpevole – The guilty: la recensione del thriller che ha conquistato il Sundance

Il colpevole - The guilty
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Doppio appuntamento con il cinema danese: dopo La casa di Jack di Lars Von Trier, in sala dal 28 Febbraio, il 7 Marzo arriva anche Il colpevole – The guilty: primo lungometraggio di Gustav Möller, già Audience Award al Sundance Film Festival e Premio del pubblico al Festival di Torino, che sceglie di assegnare al film anche i premi per il Miglior attore e la Migliore sceneggiatura.

E’ in effetti una sceneggiatura di ferro quella de Il colpevole – The guilty: un thriller costruito come un dramma da camera, girato in un solo e unico interno, e dominato dall’interpretazione di Jakob Cedergren.

Il colpevole - The guilty

Jacob Cedergren è Asger Holm: agente di polizia momentaneamente confinato al servizio di pronto intervento. Quando il film inizia, sembra una notte come un altra. Telefonate di ubriachi, piccole rapine: Asger risponde in modo astioso e svogliato, invia una pattuglia, chiude la chiamata. Il giorno successivo inizierà il processo che lo vede imputato. Sembra questa la sua unica preoccupazione. Almeno, finché non riceve la chiamata di una donna. Si chiama Iben: è stata costretta a salire su un furgone, che ora si dirige fuori Copenaghen. La disperazione nella voce della donna sembra turbare il poliziotto che, fino a un momento prima, sembrava assolutamente privo di empatia. Inizia così una folle corsa contro il tempo. Il furgone sembra impossibile da localizzare, Asger non può che gestire la situazione al telefono, ma combatte con ogni mezzo a sua disposizione. Peccato che le natura delle parole sia sempre ambigua. E dietro il racconto di Iben, si nasconda una storia ancora più disperata.

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Il colpevole - The guilty

Il colpevole del titolo naturalmente è il protagonista: un incredibile Jacob Cedergen, già protagonista di Submarino di Thomas Vintemberg, film inedito in Italia. E’ il suo volto, il suo sguardo l’unico scenario di un thriller claustrofobico, dove l’orrore accade rigorosamente fuori scena, secondo la regola aurea della tragedia greca. Nell’asettico scenario della centrale di polizia, vedremo solo la frustrazione, l’angoscia di un uomo, che sembra combattere contro la stessa ineluttabilità del male, e nella salvezza di una sconosciuta cerca anche il suo riscatto.

“Il mio scopo, quando ho realizzato Il Colpevole, era creare un thriller carico di suspense, incentrato sui personaggi. Ma soprattutto, fare un film che offrisse ad ogni singolo spettatore un’esperienza assolutamente unica.” – ha dichiarato Gustav Möller, regista che alla sua opera prima dimostra già estrema consapevolezza del linguaggio cinematografico.

Il colpevole – The guilty è un thriller fondato su un numero minimo di elementi narrativi, portati al massimo delle potenzialità espressive. Il risultato è decisamente riuscito, per un film capace di tenerci col fiato sospeso dalla prima all’ultima inquadratura.

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