In memoria di Carlo Vanzina, suo fratello Enrico scrive e Marco Risi dirige

Natale a 5 Stelle
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C’era una volta il 1983: i fratelli Enrico e Carlo Vanzina, intraprendenti eredi del regista Steno, firmano prima Sapore di mare, poi Vacanze di Natale.

Il bestiario illustrato degli italiani in vacanza è tanto divertente, efficace e pervasivo che nel giro di poche settimane è già in atto la fondazione di un mito. Ma non chiamatelo solo Cinepanettone: un’etichetta che i fratelli Vanzina non hanno mai apprezzato. Certo la formula era perfetta, necessitava di pochi ingredienti e offriva in cambio incassi milionari. Era forse inevitabile che si moltiplicassero le copie, poi le copie delle copie. Un esercito di titoli imbarazzanti, che da 25 anni ancora infesta il cartellone, capace di auto-rigenerarsi solo con la stanca ripetizione di quelle poche, prevedibili gag.

Eppure l’intuizione dei fratelli Vanzina, che non realizzavano un Film di Natale dall’anno 2000, era di tutt’altra pasta. Questa la premessa di Natale a 5 Stelle: primo film sceneggiato da Enrico dopo la morte di Carlo Vanzina, nonché primo Film di Natale di produzione originale Netflix.

Natale a 5 Stelle

Più che un Cinepanettone, Natale a 5 Stelle eventualmente è un Cinepandoro.

Un film dalla ricetta alternativa, priva di uvetta e canditi, che sa degnamente farsi beffe l’Italia di oggi, e soprattutto del suo esecutivo, anche detto “Governo del cambiamento”.

Dopo la morte di Carlo, deceduto l’8 Luglio 2018 a Roma, Enrico Vanzina ha completato la sceneggiatura, mentre la regia non poteva che passare al grande amico Marco Risi. Come ci hanno raccontato in Conferenza Stampa a Roma, Carlo Vanzina ha lavorato al film fino all’ultimo. Anzi: fino a 5 o 6 giorni prima della sua morte, era ancora convinto che avrebbe girato Natale a 5 Stelle. Per questo, se pure non porta la sua firma, Natale a 5 Stelle  è al 100% un Film di Natale dei fratelli Vanzina: un ritorno in grande stile, che passa attraverso l’adattamento della commedia britannica Out of Order di Ray Cooney.

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Natale a 5 Stelle

La tradizionale, infallibile struttura della “commedia degli equivoci” scopre così il twist dello humor inglese.

Come ha sottolineato ancora Enrico Vanzina in conferenza stampa: lo scopo del gioco era un film farsesco, di stampo smaccatamente politico, senza che fosse in alcun modo un “film di denuncia”. Nel nostro cinema, infatti, sembra impossibile avvicinare la politica se non attraverso il dramma. Natale a 5 stelle non appartiene neanche alla categoria della satira. Non c’è niente di vero, eppure è tutto tremendamente realistico.

Prima che il film inizi apparirà il classico “ogni riferimento è puramente casuale”. Ma non passa neanche un secondo, perché l’affermazione venga sbugiardata da un Massimo Ghini in forma smagliante. Il suo Presidente del Consiglio Rispoli, pentastellato in missione a Budapest, fatalmente somiglia in tutto al Premier Conte.

L’incipit è folgorante e Natale a 5 stelle si rivela subito una commedia sfacciata, che non risparmia niente e nessuno. Nel cast troverete anche il portaborse Ricky Memphis, la procace deputata democratica Martina Stella, la moglie trascurata Paola Minaccioni, l’inviato delle Iene Riccardo Rossi e tutta una serie di attori cari al cinema di Carlo Vanzina, tra cui Massimo Ciavarro e Biagio Izzo.

In questo strano ensemble di attori, qualcuno recita meglio dell’altro. Allo stesso modo, l’andamento di Natale a 5 Stelle è piuttosto discontinuo: una prima parte da commedia veloce, moderna e convincente, una seconda troppo simile alle solite gag, quelle che abbiamo visto e stravisto. Cuore pulsante del film è un grande leit-motiv, un elemento cardine del Cinepanettone: l’amplesso mancato. Anche quest’anno, con Natale a 5 Stelle assisteremo alla triste vicenda di un protagonista che cerca disperatamente di tradire la moglie, sempre interrotto sul più bello.

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Quantomeno ci siamo risparmiati il tradizionale “uomo che cade su un cactus o altri oggetti contundenti”? Per questo attenderemo fiduciosi l’avvento di Massimo Boldi e Christian De Sica, di nuovo in coppia per Amici come prima.

Nel frattempo, possiamo dire che Natale a 5 Stelle è una commedia riuscita, capace di rispettare le sue premesse: prima fra tutte, l’omaggio a Carlo Vanzina dalla sua famiglia di Cinema italiano. L’incontro tra i produttori Lucky Red e Netflix ha certamente determinato un film di qualità, che non era programmato per essere un capolavoro, ma per offrire onesto intrattenimento in 190 paesi diversi.

Aggiungeremo che la sensibilità del regista Marco Risi (Mery per sempre, Il muro di gomma, L’ultimo capodanno) resta ben visibile, come i riferimenti teatrali del testo. Lo stesso Risi non avrebbe mai creduto di firmare un Cinepanettone. Ma di certo ha contribuito a realizzare un buon film di Natale, fedele all’idea dei Vanzina: proseguire quella linea vitale che dal Neorealismo Rosa porta alla Commedia all’italiana, per ridere in eterno di quello che siamo.