Recensione: 4°Stagione di Bojack Horseman

Bojack Horseman è tornato e la sua odissea riprende, in un universo fatto di frustrazione e sconforto, la luce di una redenzione sembra apparire.

Bojack Horseman
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Bojack Horseman è di nuovo qui. Bentornati a Holliwood, città del business, dimora di tutti coloro che hanno imparato a pensare a se stessi per poter sopravvivere in una giungla d’asfalto. Qualora foste nuovi del posto, vi lasciamo ad una lista di buoni motivi per iniziare questa serie straordinaria: clicca qui. Bojack Horseman, re indiscusso di quel modo di pensare, è scomparso nel nulla da svariati mesi, intraprendo segretamente un viaggio di redenzione personale. Questa quarta stagione, scritta e diretta in maniera egregia, riporta tutti gli spettatori in una realtà deprimente, che questa volta ha come tema principale, quello della famiglia e del riscatto personale.

Bojack Horseman

Bojack, sentendosi responsabile della morte di Sarah Lynn, abbandona la città e si rifugia nella vecchia casa di famiglia, dove passerà svariati mesi a ripensare ai suoi sbagli e a ristrutturare la fatiscente dimora. Dopo aver trascorso l’intero inverno in solitudine e aver deciso di tornare a casa, si troverà davanti ad una figlia da accudire, un uragano catastrofico per la sua vita all’insegna dell’amor proprio. Bojack in questa stagione dovrà confrontarsi con il passato, per poter migliorare il suo presente e quello degli altri. Un percorso di redenzione difficoltoso, interessante e coerente con il personaggio in questione, soprattutto a causa della sua natura masochista. Complice di tutto questo anche la madre del protagonista, che ormai affetta dalla senilità, viene ad abitare con lui, trascinandosi con se rancori mai sopiti.

Bojack Horseman
Bojack Horseman e Hollyhock

Princess Carolyn

In eterno conflitto con l’avanzare della sua età,con la sua carriera e la famiglia che sta costruendo con il suo nuovo compagno; Princess Carolyn è una donna emotivamente stressata e combattuta internamente da quello che vuole e deve essere. Un castello di carte destinato inevitabilmente a crollare e a mostrare la fragilità di una persona che ormai ha perso la rotta per la propria felicità. Un  personaggio scritto con grande intelligenza e sensibilità, che in questa quarta stagione dovrà affrontare un percorso emotivo e di crescita, che farà da spunto di riflessione per le svariate tematiche trattate al suo interno.

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Todd Chavez 

Buono, ingenuo, ma finalmente conscio di ciò che è e di che cosa vuole nella vita, anche se in quella di tutti i giorni. Todd ha il grandissimo pregio di aver aperto finalmente una discussione sull’assessualità, un tema molto attuale e in cui in tanti si riconosco, ma che ancora oggi fa fatica ad essere riconosciuto dalla società. Stanco dell’amicizia con Bojack Horseman e di tutta quella negatività che ne comportava, Todd è finalmente libero di sfogare tutta la sua follia, circondato da persone che riescono ad apprezzare la sua stupidità, in quanto più idiote e senza regole di lui.

Mr. Peanutbutter e Diane

Diventati ormai una coppia stabile, rappresenteranno l’essenza della vita matrimoniale e di tutto quello che essa può comportare nella vita di tutti i giorni e in quella di entrambi. Mr. Peanutbutter, ormai impegnato per diventare governatore della California, susciterà sempre di più la rabbia di Diane, che vedrà in lui la persona meno adatta per quel ruolo. Ogni scelta di suo marito, si rivelerà sbagliata e dannosa per la loro famiglia e per la società in cui vivono, dando vita ad una critica incisiva verso il mondo in cui viviamo e ad una lenta disfatta della loro relazione.

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Bojack Horseman

La stagione in generale

Questo quarto capitolo sulla vita di Bojack e dei suoi amici fa quasi da sfondo ad una critica verso la società di oggi, soprattutto a quella americana, colpevole di aver eletto un presidente senza reali competenze e dannoso per le sue idee e per le ambizioni che possiede. La candidatura di Mr. Peanutbutter, personaggio noto per la sua idiozia e ignoranza, non è altro che una parodia di Donald Trump e una dura accusa verso un popolo sempre meno acculturato e che riesce a farsi sempre abbindolare da frasi fatte e da discorsi populisti. In questa stagione viene  quindi preso di mira il popolo, quello che si interessa unicamente dei pettegolezzi e delle cose superficiali, dimenticandosi di ciò che lo circonda e di che cosa è realmente importante. Bojack Horseman dimostra ancora una volta di essere un’opera profonda, ben strutturata e capace di regalare al grade pubblico episodi con una regia ed un’idea alla base davvero eccellenti. Una menzione va soprattutto alle puntate Stupid Piece of Sh*t (4×06) Time’s Arrow (4×11) che rompono gli schemi stilistici del prodotto a cui appartengono, fornendo un grande spettacolo visivo ed emozionale, in grado di consacrare questo show alla miglior serie animata di tutti i tempi.

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